CASERTA, 1° GENNAIO 2010 - Il sindaco neo rimosso di Castelvolturno, Francesco Nuzzo, si era dimesso (per l'ennesima volta) ma continua a protestare: gli altri due, Cristiano, di Casal di Principe e Farina di Maddaloni, hanno annunciato che ricorreranno al Tar. "Ho già disposto tutti gli atti per il ricorso al Tar. Trovo poco simpatica questa rimozione, soprattutto nei modi in cui è stata fatta. Mi auguro che il Tribunale Amministrativo Regionale mi dia la possibilità di essere giudicato per il mio operato dagli elettori e non da un dispositivo creato da un uomo poco attento alle problematiche territoriali". Lo ha detto il sindaco di Maddaloni, Michele Farina, alla guida di una coalizione di centro sinistra, che, insieme con i colleghi di Castel Volturno e Casal di Principe, é stato rimosso per inadempienze nella soluzione delle problemi legati all'emergenza rifiuti. "Maddaloni - ha aggiunto - ha da tempo superato e sta completando la soluzione delle problematiche legate all'emergenza rifiuti, determinate non per coppa dell'amministrazione comunale e contesta fortemente l'accusa di essere stato superficiale sui problemi della salute dei cittadini". Mi auguro - ha concluso l'esponente del Pd - che bombe ecologiche presenti in provincia di Caserta ed in regione Campania possano essere presto rimosse e non vengano rimossi i sindaci democraticamente eletti". Qui Casal di Principe

"La cosa più difficile? E' quella di spiegare ai miei concittadini perché è stato deciso questo scioglimento. Una cosa difficile perché neanche io sono riuscito a comprendere questa decisione". Cristiano Cipriano, sindaco di Casal di Principe (Caserta), uno dei comuni sciolti dal ministro dell'Interno per la mancata rimozione dei rifiuti annuncia contro il provvedimento il ricorso al Tribunale amministrativo regionale. "Dinanzi a decisioni del genere - prosegue il sindaco - il sindaco fatica ad avere fiducia. Noi qui abbiamo raggiunto oltre il 30 per cento differenziata. Dovevano sciogliere qualche comune? Così tra Casale di Principe e Giugliano è stata sacrificata la mia città". "Stavamo facendo un percorso importante in una cittadina di 24 mila abitanti- aggiunge - ma hanno deciso che bisogna andare di nuovo al voto. Perché? Non lo so. E dinanzi a questa situazione dovrò fare ricorso al tribunale amministrativo regionale proprio per tutelare la dignità dei miei concittadini".