Con l'assemblea plenaria di oggi, alla quale parteciperà il segretario regionale del PRC campano Vito Nocera, inizia la conferenza programmatica di organizzazione della federazione di Caserta di rifondazione comunista. I lavori - si legge nella nota - proseguiranno con seminari tematici e incontri territoriali che si svolgeranno nelle sedi dei circoli nella settimana dopo pasqua e si concluderanno giovedì 22 aprile, con una assemblea plenaria nella quale è previsto l'intervento di Paolo Ferrero, della segreteria nazionale del partito. Tra gli altri è previsto il seminario sullo sviluppo industriale e sul progetto di piano regolatore dell'ASI che si terrà martedì 13 dalle ore 18,00 nella sede della federazione con relazioni di Corrado Cipullo (presidente ASI), Basilio Foglia (resp. Industria CGIL) e Antonio Casolaro (coord. Reg.le Sincobas). Durante le riunioni tematiche dei gruppi di lavoro - informa il comunicato - sarà discusso anche il documento sull'emergenza rifiuti, che rappresenta una dettagliata e realistica proposta alternativa al piano Rastrelli. Sia le assemblee plenarie che gli incontri tematici saranno "rigorosamente aperti a chiunque fosse interessato a partecipare, abbia o meno la tessera di rifondazione in tasca". "La conferenza - è scritto nella nota - ha due grandi e ambiziosi obiettivi: definire il terreno programmatico prioritario su cui lavorare nella stagione politica attuale, che attraverserà le decisive scadenze elettorali europee del 2004 e regionali e provinciali del 2005 e avviare concretamente l'autoriforma del partito, promuovendo l'autorganizzazione e la direzione politica dalla base, modificando le modalità del dibattito, per essere includenti e concludenti nelle discussioni, cercando ovunque sia possibile di trasformare i circoli in sportelli sociali, camere dei diritti di cittadinanza". Il dibattito sarà introdotto dal neo-segretario provinciale Giosué Bove, che "aderendo alla campagna in corso del movimento per la pace proporrà un ordine del giorno per il ritiro immediato dei soldati dall'Iraq e affinché si faccia piena luce sul massacro del ponte di Nassiriya, per individuare le responsabilità anche penali del Comando Militare e del governo".