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ENEL SMENTISCE 'BALLA NUCLEARE' DEI VERDI SU SITO GARIGLIANO (CASERTA)


CASERTA, 9 DICEMBRE 2009 - “I Verdi sostengono di aver messo le mani sulla lista dei siti individuati per le nuove centrali nucleari italiane. L’Enel smentisce: e d’altra parte a metà luglio l’amministratore delegato della compagnia Fulvio Conti aveva ammesso che sì, la lista esiste ma che sarebbe rimasta chiusa ‘in cassaforte’, onde evitare che le polemiche deflagrassero prima della scelta definitiva, posizione ribadita giusto qualche giorno fa: ‘Non rivelerò i luoghi neppure sotto tortura’. Le centrali saranno quattro, i luoghi candidati - com’è ovvio che sia - sono molti di più. La lista resa nota ieri dal presidente del partito ambientalista Andrea Bonelli – riferisce LA STAMPA - comprende vecchie conoscenze - i siti già individuati per il primo programma nucleare italiano - e qualche nuova entrata. Eccola: Montalto di Castro (provincia di Viterbo), Borgo Sabotino (Roma) Garigliano (Caserta), Trino Vercellese (Vercelli), Caorso (Piacenza), Oristano, Palma (Agrigento) e Monfalcone (Gorizia). Caorso Montalto e Trino hanno già dato - solo l’ultima centrale entrò effettivamente in servizio - ma la loro presenza in un’eventuale lista è obbligata. I vincoli per costruire una centrale sono molti e codificati rigidamente: non lasciano molto spazio per decidere in un paese montuoso e popolato densamente come l’Italia. Serve la vicinanza di grandi riserve d’acqua, necessaria per il raffreddamento dei reattori. È indispensabile una certa distanza dai grandi centri abitati, la zona deve essere a rischio sismico pari quasi a zero e infine deve essere a portata della rete di distribuzione dell’energia elettrica”. “Insomma: non è difficile costruire una lista abbastanza vicina al vero usando un po’ di buon senso e una carta geografica aggiornata dello Stivale. Il piano del governo è chiaro ed è stato illustrato diverse volte dal ministro per lo Sviluppo economico Claudio Scajola: quattro gruppi elettronucleari, da 1.600 Mw che Enel sarebbe pronta a costruire con i colleghi francesi di Edf, con i quali già realizza impianti all’estero. Lo stesso Conti ha già messo una data in calendario: la prima pietra della prima centrale nel 2013, quando Enel avrà terminato i lavori alla centrale slovacca di Mochovce, via al primo impanto nel 2020, con l’obiettivo di arrivare a produrre 13 mila Mw - il 25 per cento della domanda energetica nazionale - entro il 2030. Bonelli ha annunciato che i Verdi si opporranno fisicamente al ritorno del Paese all’atomo: ‘Avvieremo il presidio dei siti nucleari per dire no al nucleare e sì al solare. l governo sta portando l’Italia in una pericolosa avventura che porterà alla militarizzazione dei territori e a far aumentare la bolletta elettrica degli italiani, perchè i 20 miliardi necessari per la costruzione delle centrali li pagheranno gli italiani’. Il leader del Prc Paolo Ferrero, dal canto suo, spiega che il no alle centrali sarà condizione imprescindibie per ottenere accordi con il suo partito alle prossime regionali. E il governo? Claudio Scajola ha già ripetuto in diverse occasioni che il piano va avanti e non ci saranno esitazioni. Se si trova un accordo con le Regioni interessate bene, altrimenti ‘il governo può, in via eccezionale, usare gli strumenti sostitutivi previsti dalla Costituzione’. È in arrivo un Natale col rincaro in tavola. Record di aumenti per i prezzi di panettone e pandoro, che segnano un progresso del 10 per cento rispetto al 2008: d’altra parte il settore non conosce crisi con una domanda che a sua volta è cresciuta del 15 per cento”. A denunciarlo è il Codacons che anche quest’anno ha monitorato i prezzi dei prodotti natalizi in vendita presso la piccola e grande distribuzione. “Il record dei rincari, si legge in una nota dell’associazione di tutela dei consumatori, spetta ai prodotti alimentari, in particolare panettone e pandoro i cui prezzi medi viaggiano attorno ai 7,90 euro fino ad arrivare ai 15 euro per le marche più prestigiose. Seguono torroni, spumanti, frutta secca e dolciumi vari. Solo nel settore alimentare, prosegue il Codacons, gli aumenti medi rispetto al 2008 si aggirano nell’ordine del 10per cento. Per gli addobbi per la casa i rincari medi sono dell’8 per cento, e la classifica è guidata da palline, albero vero, festoni, candele, centrotavola e lucine. Stabili i listini del presepe. Scendono invece del 5 per cento i prezzi degli alberi sintetici grazie ad una maggiore diversificazione di prodotti e alla presenza massiccia di alberi ‘made in china’. Nel settore dei regali, i giocattoli aumentano del 7 per cento mentre abbigliamento e calzature segnano un +5 per cento. Complessivamente, conclude l’associazione, la spesa procapite per il Natale 2009 tra alimentari, casa e regali non supererà i 200 euro, e sarà caratterizzata da una generale tendenza al risparmio e all’acquisto ‘low cost’”.

 
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