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CASERTA, EMIGRAZIONE E PSICHE: CONVEGNO NELLA MOSCHEA DI SAN MARCELLINO


SAN MARCELLINO (Caserta), 28 novembre 2009 - L’emigrazione è indubbiamente un’esperienza complessa, che investe in eguale misura sia la sfera psico – soggettiva, sia quella socio – relazionale. Da un punto di vista soggettivo, la migrazione, soprattutto da Paesi con culture molto diverse dalla nostra, interrompe tale continuità ed impone nuovi adattamenti. Ad esempio, per gli immigrati di fede musulmana, il fatto che il riposo settimanale slitti dal venerdì alla domenica e che il ciclo lavorativo cominci, quindi, il lunedì anziché il sabato, non è un mero evento “tecnico” e quindi neutrale. Il cambiamento, di conseguenza, impone, pena l’emarginazione sociale, un riadeguamento che, partendo dalla quotidianità, chiama progressivamente in causa il tempo sciale interiorizzato dal singolo. L’emigrato affronta, di solito, questo cambiamento , come un problema di perdita della cultura madre e difficoltà di rimettere radici, in quanto non sempre riesce ad integrare standards culturali diversi dal proprio e talvolta contraddittori. Il problema dell’identità per l’emigrato è legato soprattutto alle relazioni che l’emigrato stesso riesce a sperimentare e ri – costruire, ma poiché l’emigrato, nella maggior parte dei casi, è una persona con scarsa contrattualità sul piano delle relazioni, e tende all’invisibilità, ad esaurire nel suo ambito molte delle esperienze relazionali, il problema si pone nel momento dell’arrivo della famiglia. Il nucleo familiare, specie se con figli, diviene visibile, necessita dei servizi e deve necessariamente confrontarsi con la società ospitante. Al di là delle garanzie che la normativa può riconoscere, si nota la difficoltà diffusa da parte dei servizi di rendersi accessibili agli immigrati, che d’altro canto, stentano a considerare il sistema dei servizi sociali come un supporto reale, in grado di fornire aiuto nei soddisfacimenti dei bisogni esistenziali. La difficoltà è quella di dare risposte adeguate a domande e bisogni di culture diverse, evitando d’imporre la cultura dominante, il tutto finalizzato ad una migliore integrazione nella società Allora, da quanto detto, come la società “accoglie” chi proviene da un altro Paese? Come perseguire gli standards minimi di istruzione, cura, assistenza dei minori, tenendo conto delle diversità e variabilità etniche e culturali? Come evitare di creare discrepanze emotive – relazionali nella crescita di minori allevati in famiglie di cultura orientale, che però dovranno affrontare il gruppo di pari educati secondo standards occidentali? Come evitare che la famiglia di cultura diversa dalla quella ospitante possa diventare agente di “controllo sociale” nell’imporre, per esempio, al proprio figlio il loro modo di vita senza tener conto delle variabili sociali e relazionali della cultura ospitante? Questi gli interrogativi che si affronteranno durante il seminario del 30 novembre ore 18,00 nella Moschea di San Marcellino. Interrogativi appesantiti da una condizione di sfondo molto incerta. Per questo, l’argomento sarà sviluppato da più esperti del settore, e dalle forze politiche ora in atto nel Comune di San Marcellino e in tutto l’Ambito territoriale C/8. Saranno presenti: • il Sindaco di San Marcellino, Pasquale Carbone • l’assessore di San Marcellino, Luigi De Cristofaro; • il coordinatore dell’ufficio di piano, Vincenzo Messina • il legale rappresentante del consorzio Kratos, Margherita Lagravanese interverranno: • Nasser Hidouri , Imam della Moschea di San Marcellino: • Luisa Cavaliere, Fondazione Annunziata; • Maria Amalia Zumbolo, dirigente scolastico di San Marcellino; • Sofia Flauto, mediatrice familiare e giudice onorario Tribunale per i minori di Napoli Il tema dell’integrazione tra famiglie con cultura diversa è un asse importante e punto nevralgico dell’organizzazione del CENTRO ASCOLTO FAMIGLIA progetto articolato nell’ambito della legge 328 istituito dall’ambito C/8 e gestito dal Consorzio di cooperative sociali KRATOS. Il CENTRO ASCOLTO FAMIGLIA è sito a Parete (CE) aperto tutti i giorni e con servizi gratuiti di consulenza legale, psicologica e di mediazione familiare . Il seminario “L’intergrazione familiare e culturale” e il secondo che si sviluppa in un ciclo di incontri che ha per tema il conflitto familiare. I cicli d’incontri organizzati dal Consorzio Kratos in stretta sinergia con l’ambito territoriale C/8 sono così strutturati: 1) Convegno di apertura 29 ottobre presso il comune di Parete con tema Le dinamiche familiari con relatori : Avallone, magistrato minorile Napoli, Fozza psicoterapeuta procura minori Napoli, Covelli avvocato minorile; Imperatore garante diritti dell’infanzia; Flauto giudice onorario tribunale minori Napoli 2) Primo seminario 27 novembre “Conflitti familiari: anoressia e bulimia” presso la scuola media statale di Villa di Briano con relatori: Campanelli psicoterapeuta e presidente nazionale CIDAP; Bassolino, psicologa CIDAP Aversa; Vella , psicoterapeuta; Flauto direttrice CIDAP Aversa. 3) Secondo seminario 30 novembre 2009 il seminario in oggetto; 4) Terzo seminario 04 dicembre 2009 “ Allontanamento del minore vittima di conflitti familiari” presso la biblioteca comunale di Trentola Ducenta ore 16,30 con relator: Cerullo, tenente squadra vigili Napoli in forza presso la Procura minorile; Cipolletta assistente capo squadra vigili Napoli in forza presso la Procura minorile; Ferro avvocato diritto di famiglia; Flauto mediatore familiare CAMMEF; Palmiero psicoterapeuta ASL CE 5) Convegno di chiusura data e luogo da stabilire, forse metà dicembre 2009

 
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