CASERTA, 25 NOVEMBRE 2009 - Nel quadro delle verifiche periodiche delle misure straordinarie di controllo del territorio in atto nel Casertano e nel Napoletano, domani 26 novembre, alle 14.45, presso la prefettura di Caserta si terrà una nuova Riunione tecnica di coordinamento delle forze di polizia delle province di Caserta e Napoli, alla presenza dei Ministri dell'Interno, Roberto Maroni, e della Giustizia, Angelino Alfano.
Alla riunione prenderanno parte, oltre ai Prefetti ed ai Responsabili delle Forze dell'ordine delle due province, i Vertici nazionali delle Forze di polizia ed alti esponenti dell'Autorità Giudiziaria.
ALFANO SU VISITA A CASERTA
"Il Governo non intende presentare alcun emendamento al ddl sul processo breve". E' quanto ha detto il ministro della Giustizia Angelino Alfano, a margine della sua audizione di fronte alla commissione d'inchiesta sulle Ecomafie. Il ministro della Giustizia ha smentito ogni ipotesi di modifica dell'articolo 416 bis sul concorso esterno in associazione mafiosa. Al contrario, dice Alfano "stiamo lavorando con il ministro dell'Interno Roberto Maroni e sotto la guida del presidente del Consiglio a un piano straordinario di lotta alla mafia. Ci siamo gia' riuniti e aggiungeremo altre norme a quelle, efficaci, che abbiamo gia' presentato e domani saremo a Caserta per fare di quel modello un modello esportabile". Alfano ha ricordato che su iniziativa del governo sono ''in vigore numerose norme che hanno prodotto la confisca di beni immobili e di denaro liquido, affluiti al Fondo unico giustizia. Domani io e Maroni saremo a Caserta. Abbiamo varato - ha concluso - un'Antimafia delle leggi e dei fatti''.
MODELLO CASERTA
Il piano straordinario per la lotta alla mafia approderà nelle prossime settimane in consiglio dei ministri. Lo ha annunciato il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, nel corso dell'audizione (durata circa tre ore e mezza) in Commissione parlamentare antimafia. "Per la eccezionale importanza - ha detto Maroni - chiederò ai presidenti delle Camere che venga dedicato a questo tema un specifico dibattito in Parlamento". Nel piano annunciato dal titolare del Viminale per il contrasto alla mafia c'è una parte normativa, che prevede la redazione di un testo unico delle leggi antimafia, e una serie di interventi operativi per rafforzare il contrasto. Tra cui: la creazione di una mappa nazionale delle organizzazioni criminali; la 'istituzionalizzazione' di un sistema di informazione sui clan con la costituzione di un 'desk interforze'; la nascita di gruppi misti composti da epserti delel forze dell'ordine e delel polizia pentitenziari per lo scambio periodico di informazioni di 'comune interesse'; la velocizzazione delle rpocedure per il rilascio della certificazione antimafia; un nuovo impuslo alla azione della Direzione investigativa antimafia nella aggressione dei patrimoni dei mafiosi; l'estensione del 'modello Caserta' ad altre aree territoriali del Paese. Sono i punti principali del Piano annunciato da Maroni, che ha poi aggiunto "non sono solo queste le novità".
CASO COSENTINO
Il documento presentato dal Partito democratico chiedeva al Governo di "invitare Cosentino a rassegnare le dimissioni da sottosegretario all'Economia": su 283 votanti, i si' sono stati 116, i no 165, 2 gli astenuti. Il testo dell'Italia dei Valori invece chiedeva all'Esecutivo di "avviare immediatamente le procedure di revoca della nomina a sottosegretario" di Cosentino. Su 282 votanti, i si' sono stati 95, i no 170, gli astenuti 17. I Radicali, eletti nelle liste del Pd, non hanno partecipato al voto sulla mozione dei Democratici, mentre si sono astenuti su quella dell'Italia dei Valori, contro la quale hanno votato i senatori dell'Udc, firmatari invece del documento del Pd. Non ha partecipato ad entrambe le votazioni il senatore del Pd Pietro Marcenaro.
Parere contrario alle mozioni e' stato espresso dal Governo per bocca del sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo. "Credo vadano rappresentati in questa sede -ha spiegato- due aspetti. Il primo e' la presunzione di non colpevolezza. L'altro e' quello della valutazione, che non puo' essere di tipo personalistico. Deve trattarsi di una valutazione istituzionale che il Governo deve compiere tenendo conto del principio di non colpevolezza, della necessita' che la Giunta per le Autorizzazioni a procedere della Camera dei deputati e della valutazione che la Camera di appartenenza fara' dell'iniziativa giudiziaria. Questa e' la regola nel rapporto istituzionale tra Governo e Parlamento, tra Governo e singoli suoi componenti". "E non abbiamo timore che nell'area casertana vi sia quell'appannamento dell'azione del Governo proprio per l'azione che l'Esecutivo ha svolto in quell'area. Mi riferisco - ha aggiunto - alla legislazione antimafia e anticamorrista che ha approvato in questo anno e mezzo di legislatura". "Credo che con questo spirito, che e' uno spirito laico e istituzionale, il Governo -ha concluso Caliendo-non possa non rassegnare un parere contrario ad entrambe le mozioni".
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