CASERTA, 25 NOVEMBRE 2009 - Una organizzazione formata da nigeriani ed italiani accusata di importare notevoli quantitativi di sostanza stupefacente, in particolare eroina e cocaina che, poi, veniva ceduta a spacciatori del napoletano del Basso Lazio e di Roma, e' stata smantellata dai carabinieri della compagnia di Mondragone (Caserta) a conclusione di indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli. 11 provvedimenti restrittivi nei confronti di altrettante persone, tra immigrati africani ed italiani, emessi dalla magistratura napoletane sono ancora in corso di esecuzione tra le province di Caserta, Napoli, Roma e Frosinone. L'accusa per tutti e' di associazione per delinquere finalizzata all'importazione, detenzione e spaccio di ingenti quantita' di sostanza stupefacente. Nel corso delle indagini i carabinieri hanno arrestato sei persone in flagranza di reato e sequestrati oltre 200 grammi di sostanza stupefacente, tra cocaina ed eroina. La droga, acquistata in notevoli quantitativi da trafficanti internazionali di origine africana giungeva a Castel Volturno per poi essere smistata tra Napoli ed alcune localita' del Lazio. L'organizzazione di trafficanti, formata da immigrati africani e italiani, smantellata dalla Dda e dai carabinieri di Mondragone (Caserata), nel corso dell'operazione denominata 'Bamba', dal cognome di uno degli africani arrestati, ha garantito, tra l'altro, nella scorsa estate il rifornimento di notevoli quantita' di cocaina ed eroina a spacciatori del litorale domiziano, di larga parte di quello del Sud del Lazio, della zona Eur e di Trastevere di Roma, dell'isola di Ponza e di alcune zone del vesuviano. Lo hanno accertato i carabinieri guidati dal capitano Alessandro Barone, nel corso delle indagini scattate nell'ottobre 2008. Pedinando alcuni tossicodipenti napoletani che acquistavano cocaina ed eroina a Castel Volturno (Caserta) dove da anni si registra la presenza di migliaia di immigrati clandestini, soprattutto di origine africana, e che e' risultata la base operativa del gruppo, nove presunti componenti della banda sono stati arrestati nell'operazione scattata nelle prime ore di questa mattina, in esecuzione delle undici ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal tribunale di Napoli su richiesta della Dda partenopea ed eseguite tra le province di Caserta, Napoli, Roma e Frosinone. L'accusa e' per alcuni di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Altri, invece, devono rispondere di singoli episodi di spaccio. Le indagini dei militari, coordinate in una prima fase dalla procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) e poi trasferite alla Dda di Napoli, hanno confermato - come spiegato dagli investigatori - la centralita' del litorale domizio nel traffico di sostanza stupefacenti e la valenza criminale dell'organizzazione nigeriana nello specifico settore. Dei destinatari dei provvedimenti restrittivi cinque sono italiani: Giorgio Maddaluno, 23 anni, pasticciere di Napoli, Salvatore Lauro Rosati, 42 anni, originario di Sora (Frosinone) Carmelo Andese, napoletano di 56 anni, Alessandro Risso, romano di 38 anni, detto 'papa' Carmelo'. Quest'ultimo, in particolare, spacciava secondo le accuse eroina e cocaina nella zona dell'Eur. Infine, c'e' Antonio Fonzo, 45 anni, originario di Vallata (Avellino) ma residente nella capitale. I sei immigrati destinatari dei provvedimenti restrittivi sono del Gabon, della Nigeria e della Liberia.