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OMICIDIO A CASTELVOLTURNO (CASERTA): SCOPERTE ALLEANZE LAGO-CASALESI


CASERTA, 20 NOVEMBRE 2009 - Cinque presunti affiliati alla fazione del clan dei casalesi, guidata da Francesco Bidognetti, ed al clan Lago, attivo nel quartiere Pianura di a Napoli, sono state arrestate dai carabinieri. I cinque sono accusati - secondo quanto emerso dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta, diretto dal capitano Costantino Airoldi - dell' omicidio di Gaetano Avolio, 47 anni, un pregiudicato che viveva a Castel Volturno, (Caserta) ritenuto legato al clan Marfella, in lotta con i Lago. L' omicidio avvenne il 13 maggio 2000, sulla Statale Domiziana, nell' ambito della lotta tra i due clan. Contro l' auto sulla quale viaggiava Avolio insieme ad Antonio Mevo, 72 anni, di Napoli, furono esplosi numerosi colpi di pistola e fucile. Avolio morì sul colpo mentre l'anziano rimase gravemente ferito. Le indagini dei Carabinieri di Caserta, coordinate dai pm della DDA di Napoli, Raffaello Falcone, Catello Maresca e Annamaria Lucchetta, che si sono avvalsi anche delle dichiarazioni di due pentiti, hanno evidenziato una stretta alleanza tra il clan dei casalesi ed i Lago ed hanno consentito di far luce sull' omicidio di Avolio. Tre delle ordinanze di custodia cautelare sono state notificate nelle carceri di Agrigento, Palmi Calabro e Napoli-Secondigliano, dove sono richiusi per altri reati, Guido De Liso, 37 anni, Rosario Marra, 38, e Salvatore Raciso, 31, tutti di Napoli. Altre due ordinanze, nei confronti di Enrico Verde, 53 anni e Gianmario Nozzolillo, 34, sono state eseguite a Villa Literno ed in provincia di Siena. Un ruolo di primo piano nell' agguato ad Avolio - secondo gli investigatori - ha avuto Enrico Verde, detto "'o barbiere'', elemento di vertice del gruppo Bidognetti, ritenuto il mandante e l' organizzatore dell' omicidio.

 
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