nCaserta Sette - informazione - news - attualità - cronaca - sport - turismo - musica e arte - reggia di caserta - giornalisti - giornalismop - attualità - omicidi - rapine - storia di caserta - per caserta - in caserta - con caserta


Privacy Policy / Cookies


IL TG ON LINE E' OFFERTO DA


GUARDA QUI LE VIDEONEWS


TV LIBERE: GIORNALISTI DI CASERTA A MATRIX


Il Blog di Prospero Cecere


UFFICI STAMPA TOP TEN A CASERTA (New Entry)

  
  Collabora con Noi
  Per Aziende ed Enti
  La tua vicenda qui
  Archivio Giornali
  Gerenza
  Servizi Emittenti Tv
  Spot & Doppiaggi
  Archivio Servizi Tg
  I tuoi ricordi in Dvd
  Musica-Party-Sfilate
  www.sannioturismo.com



  Archivio news
  Argomenti
  Cerca nel sito
  Invia una news
  Lista iscritti
  Messaggi privati
  News
  Recommend_Plus
  Sondaggi
COMUNE DI CASERTA IN CRISI: PETTERUTI FORSE A CASA, PAROLA AL PREFETTO


CASERTA, 29 OTTOBRE 2009 - Con ogni probabilità l’esperienza del centrosinistra al Comune di Caserta è arrivata al capolinea. Alle 19.20 del 29 ottobre 2009 potrebbe essere stata scritta la parola fine sotto l’esperienza di centrosinistra targata Nicodemo Petteruti. Il consiglio comunale, infatti, si è ritrovato con un risultato di 20 a 20 al termine della votazione sul documento di riequilibrio di bilancio 2009 dopo che in mattinata una serie di tensioni si erano già verificate riguardo l’approvazione del consuntivo 2008. Il centrodestra ha dato subito il via ai festeggiamenti prima nell’aula consiliare, poi sotto i porticati della casa comunale in piazza Vanvitelli. Stamane il prefetto Ezio Monaco, dopo aver sentito il Ministero dell’Interno e aver vagliato con il Viminale la proposta ricevuta ieri dallo stesso sindaco di riconvocare i lavori dell’assemblea per trovare un’intesa sull’approvazione del documento, scioglierà le riserve. La conclusione dovrebbe essere la nomina, a brevissimo, di una terna commissariale. Vi riproponiamo di seguito la cronaca fedele di quanto accaduto ieri in consiglio e nelle ore seguenti. ORE 19.50 A determinare la mancata approvazione del documento contabile hanno fortemente concorso il voto negativo di due esponenti del Partito democratico, Raffaele Ceceri e Maurizio Dello Stritto, il primo genitore dell’ex assessore all’Urbanistica defenestrato lo scorso anno dal sindaco in coda ad una lunga serie di incomprensioni, il secondo fortemente legato sempre a questi e già autore, nei mesi scorsi, del tentativo di mandare a casa anzitempo l’amministrazione comunale con la raccolta di firme presso il notaio Enzo Di Caprio poi fallita. ORE 20.05 Ceceri padre stamane aveva votato sì al documento consuntivo, Dello Stritto si era astenuto. All’atto della stessa votazione, inoltre, Rosa Bonavolontà, altra esponente del Pd, si era allontanata dall’aula. Quando nel tardo pomeriggio si è trattato di esprimere il voto anche in calce al dibattito sul riequilibrio, la Bonavolontà ha deciso - sempre come forma di dissenso verso questa amministrazione - di mantenere la stessa posizione. E’ rimasta sì in aula ma ha dichiarato di volersi astenere dal voto. Subito dopo è andata in scena una cosa che Petteruti e la sua giunta non potevano immaginare: Ceceri ha votato contro, Dello Stritto ha fatto altrettanto pareggiando in tal modo il conto con i numeri del centrodestra. Voto contrario è stato espresso anche dal consigliere ex pd Alessandro Barbieri, oggi autonomo e da tempo in polemica con il sindaco e una parte della maggioranza. ORE 20.15 Il sindaco Nicodemo Petteruti sta per lasciare il Comune per recarsi in Prefettura e chiedere udienza al prefetto Ezio Monaco. Secondo indiscrezioni la posizione dovrebbe essere questa: anche a fronte della diffida pervenuta e rispetto alla possibilità di avere altri giorni di tempo rispetto alla scadenza dei termini indicata dal rappresentante del governo in provincia, la maggioranza chiede di riconvocare il consiglio entro due-tre giorni al massimo. Maggioranza che continua ad essere riunita in questi minuti sebbene al netto degli esponenti che, per come si sono messe le cose, potrebbero aver scritto la parola fine sotto questa esperienza amministrativa. ORE 20.28 Tecnicamente, secondo quanto si apprende in ambienti vicini alla maggioranza - che è ancora riunita al secondo piano di Palazzo Castropignano - il Consiglio comunale potrebbe essere riconvocato. O, almeno, è quanto sostenuto dal presidente dell’assemblea, il pd Arturo Di Palo. Da questa convinzione sarebbe nata l’idea di Petteruti di raggiungere già in serata il prefetto di Caserta per valutare assieme a lui la possibilità (e, naturalmente, l’opportunità più strettamente politica) di procedere ad una nuova convocazione del consiglio comunale in tempi ristrettissimi. ORE 21.25 Da una ventina di minuti la delegazione degli amministratori che si era recata in Prefettura per un veloce consulto con il prefetto Monaco ha fatto ritorno al Comune. Ne facevano parte il sindaco Petteruti, il presidente del Consiglio, Di Palo, ed il segretario generale, Luigi De Cristofaro. Al prefetto, Di Palo (che nella vita fa l’avvocato) ha esposto la sua tesi: il termine per l’approvazione dell’atto non è ancora scaduto. Il ragionamento fatto dal presidente dell’assemblea fonda su norme che, però, difficilmente troveranno una applicazione in politica. In sostanza si sostiene che i venti giorni - e su questo Monaco ha convenuto - che partono dall’arrivo della diffida della Prefettura, scadrebbero il 9 novembre. “Se stiamo nei termini - hanno ribadito gli amministratori - possiamo benissimo riconvocare l’assemblea”. Il prefetto Monaco, pur sostenendo di trovare interessante la tesi, non si è mostrato però troppo possibilista: “Domattina - ha riferito - invierò una richiesta di parere al Ministero dell’Interno, vi farò sapere a strettissimo giro”. ORE 21.33 Quando Petteruti, Di Palo e De Cristofaro sono giunti in Prefettura hanno trovato all’esterno della stanza di Monaco, al piano nobile di Palazzo Acquaviva, praticamente tutto il centrodestra schierato. C’erano Nello Spirito, Marco Cerreto, Riccardo Ventre, Pierpaolo Puoti, Enzo Ferraro, Giuseppe Greco. E, pur essendo nel mezzo della settimana - cioè con le attività del Parlamento in atto - anche la deputata del Pdl Giovanna Petrenga, che riveste da qualche settimana il ruolo di coordinatore cittadino a Caserta. Fra la delegazione del Comune e i rappresentanti dell’opposizione c’è stato anche un siparietto polemico. Di Palo ha chiesto: e voi, che ci fate già qui? La risposta è stata sarcastica. Presumibilmente avevano già avuto uno scambio di vedute con il prefetto Monaco, che aveva di certo accolto la parlamentare. ORE 22.20 I consiglieri di maggioranza che lasciano alla spicciolata il Comune dopo la giornata nera raccontano anche di qualche battuta di spirito sulla porta della Prefettura, da parte del vice prefetto vicario, che non sarebbe andata giù proprio a tutti. “Andate tranquilli, domani nominiamo il commissario” avrebbe detto loro Franco Provolo. Ma al di là di qualche retroscena che trapela in questi minuti, c’è anche chi prende atto di quanto accaduto con serenità e apparente distacco. “Questa esperienza probabilmente non si è chiusa oggi - ha detto a denti stretti il consigliere del Pd Rino Zullo - e forse dobbiamo prenderne atto. ORE 23.11 In Comune luci ancora accese. Con il sindaco e il segretario generale si sono intrattenuti anche Franco Capobianco e il presidente del Consiglio Arturo Di Palo. La strategia che si è deciso di adottare è quello di rispondere “picche” alla richiesta della Prefettura di far pervenire entro la serata al Palazzo del Governo la delibera che non ha superato l’ostacolo dei numeri. L’intento del prefetto Monaco è quella di acquisire gli atti, in modo tale da porli nella disponibilità anzitutto dell’Interno sin dalla giornata di domani ma di acquisirli anche in vista della nomina della terna di commissari per la gestione dell’ente, una volta proceduto allo scioglimento del Consiglio. L’idea degli amministratori, invece, alla alla luce di un giro di telefonate intercorse con esperti giuristi, è quella di inviare, in risposta alla richiesta degli atti relativi al riequilibrio di bilancio, la convocazione di una nuova seduta del consiglio. Tutto ciò è nei poteri del presidente dell’assemblea anche senza aver preventivamente riunito la conferenza dei capigruppo. ORE 00.02 “Li aspettavamo al varco, era tutto studiato”: Questa sibillina battuta affidata ad un conoscente nella tarda serata dall’ex capogruppo di Forza Italia Nicola Garofalo contribuisce a fare ulteriore chiarezza su come, in realtà, vi fosse un accordo tra una parte della maggioranza (ma non siamo sicuri se sia giusto definirla ancora così) e l’opposizione di centrodestra. Di certo c’è che se nel centrosinistra vi è stato stupore per l’improvvisa e inattesa piega degli eventi all’atto della votazione del riequilirio di bilancio, non si può dire sia stato altrettanto all’interno del centrodestra. C’è la prova provata, nelle ammissioni di Garofalo, che parte dei consiglieri del Pd (che sono gli stessi che hanno salito e ridisceso le scale del notaio Di Caprio lo scorso inverno, bivaccando all’esterno assistiti di ogni conforto) non hanno mai smesso in questi mesi di tramare alle spalle dell’amministrazione aspettando l’unico momento opportuno per far cadere Petteruti: quello dell’approvazione del documento, possiamo dirlo, di ieri. (fonte Il Casertano)

 
· Inoltre Enti e Comuni
· News di redazione


Articolo più letto relativo a Enti e Comuni:
CASERTA, INIZIATIVE: IL DIESSINO BASSOLINO PREMIA L'AZZURRO VENTRE

Punteggio medio: 0
Voti: 0

Ti prego, aspetta un secondo e vota per questo articolo:

Eccellente
Ottimo
Buono
Normale
Cattivo



 Pagina Stampabile  Pagina Stampabile

 Invia questo Articolo ad un Amico  Invia questo Articolo ad un Amico

www.casertasette.it