nCaserta Sette - informazione - news - attualità - cronaca - sport - turismo - musica e arte - reggia di caserta - giornalisti - giornalismop - attualità - omicidi - rapine - storia di caserta - per caserta - in caserta - con caserta


Privacy Policy / Cookies


IL TG ON LINE E' OFFERTO DA


GUARDA QUI LE VIDEONEWS


TV LIBERE: GIORNALISTI DI CASERTA A MATRIX


Il Blog di Prospero Cecere


UFFICI STAMPA TOP TEN A CASERTA (New Entry)

  
  Collabora con Noi
  Per Aziende ed Enti
  La tua vicenda qui
  Archivio Giornali
  Gerenza
  Servizi Emittenti Tv
  Spot & Doppiaggi
  Archivio Servizi Tg
  I tuoi ricordi in Dvd
  Musica-Party-Sfilate
  www.sannioturismo.com



  Archivio news
  Argomenti
  Cerca nel sito
  Invia una news
  Lista iscritti
  Messaggi privati
  News
  Recommend_Plus
  Sondaggi
PROCESSO GUP LAGHETTI CASTELVOLTURNO (CASERTA) LIPU E' PARTE CIVILE


SANTA MARIA CAPUA VETERE (Caserta), 15 ottobre 2009 - Associazione a delinquere ai danni dell’ambiente e della collettività, bracconaggio, utilizzo illegale delle acque, truffa a enti pubblici, lottizzazione abusiva, danni alla rete idrica, occupazione di aree demaniali. Sono i reati contestati a 14 persone, tra le quali le più note sono Bernardino Terracciano e Carmine Schiavone, nell’ambito dell’indagine denominata “Volo libero”, coordinata dal Pubblico Ministero Donato Ceglie della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (CE) e condotta da Ultimo, l’ufficiale dei Carabinieri che nel 1993 arrestò Totò Riina. Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha fissato per domani 16 ottobre l’udienza preliminare che vedrà la LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) costituirsi parte civile. La Procura accusa gli imputati di essersi impadroniti in modo illecito di un ampio territorio in buona parte demaniale a Castel Volturno e Villa Literno (CE), in località Soglitelle, dove avevano realizzato 40 manufatti abusivi nei pressi di altrettanti laghetti al fine di adibire la zona a riserva di caccia. In tale area gli imputati gestivano un’attività venatoria illegale in periodi non consentiti dalla legge e nei confronti di specie protette. L’accusa è anche quella di aver deviato illegalmente le acque ai danni del Consorzio Generale di Bonifica e di aver truffato alcuni enti pubblici. Secondo la Procura, uno dei promotori di tali attività è Bernardino Terracciano, noto alla giustizia per altri fatti. <>. Dopo l’operazione, e i dubbi che sorsero sul destino di quelle aree, la LIPU lanciò un appello proponendo di creare una zona protetta con tutte le strutture adatte a ospitare i visitatori, itinerari guidati e pannelli esplicativi. Tale appello venne raccolto dalla Giunta Regionale della Campania che con la delibera n.2033 del 13 dicembre 2006 inserì le vasche nella Riserva Naturale Foce Volturno e Costa di Licola. <>. LE VASCHE DELLE SOGLITELLE - La storia delle vasche delle Soglitelle ha inizio nel 2001 con l’operazione “Volo Libero” condotta dal Comando Carabinieri Tutela Ambiente e dalle Guardie Volontarie della LIPU, che portò alla denuncia di numerosi bracconieri e al sequestro di armi e fauna selvatica protetta. Doveva essere un'operazione di polizia di routine, invece divenne una grande campagna per la legalità. Il 23 gennaio 2005 scattò il maxiblitz che diede la svolta: il Pubblico ministero Donato Ceglie incaricò il Comando Carabinieri Tutela Ambiente di sequestrare le vasche. Le vasche sono costituite da uno specchio d’acqua appositamente preparato con piante palustri che riproducono l’ambiente naturale degli uccelli acquatici. Al centro dello specchio d’acqua i bracconieri vi collocano sagome di uccelli o addirittura anatre legate oppure rinchiuse in gabbie. Gli uccelli migratori vengono attratti con richiami acustici elettromagnetici vietati che riproducono i versi delle specie da abbattere; le vasche sono tutte munite di appostamenti fissi, in muratura chiamati in dialetto “puosti”. Sulle vasche si spara tutto l'anno, ad aironi, falchi, cavalieri d'Italia; uccelli protetti e bellissimi che attraversano due continenti durante il periodo migratorio per poi finire impagliati nel salotto di qualche collezionista. Questa forma di bracconaggio è un fenomeno sociale diffuso, ma rappresenta anche un modo per le organizzazioni criminali di controllare il territorio e sottrarlo alla società civile.

 
· Inoltre Giudiziaria
· News di redazione


Articolo più letto relativo a Giudiziaria:
USURA VIP A CASERTA:RESTANO IN CARCERE IL GIOIELLIERE TRONCO E GLI IMPRENDITORI

Punteggio medio: 5
Voti: 1


Ti prego, aspetta un secondo e vota per questo articolo:

Eccellente
Ottimo
Buono
Normale
Cattivo



 Pagina Stampabile  Pagina Stampabile

 Invia questo Articolo ad un Amico  Invia questo Articolo ad un Amico

www.casertasette.it