(AVERSA), Caserta 9 OTTOBRE 2009 - Ville, terreni edificabili, tra Casapesenna e Villa di Briano, nel Casertano, ma anche una società di gestione di distributori automatici, con sede legale ad Aversa, nonché conti correnti per un valore di oltre un milione e ottocentomila euro sono stati sequestrati dal Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli a due affiliati al clan dei Casalesi. I beni sequestrati sarebbero stati intestati fittiziamente a Salvatore Verde, detto 'a bestia', e a Pietro Fontana, entrambi considerati legati ad Antonio Iovine, detto 'o ninne', latitante da circa 13 anni e considerato l'attuale reggente dell'organizzazione insieme con l'altra primula rossa, Michele Zagaria, nonché a Vincenzo Zagaria, uno dei capi storici del clan, attualmente in carcere. Pietro Fontana, che da oltre 24 anni vive a Modena, è ritenuto referente per l'Emilia Romagna dell'organizzazione, con il compito di riciclare il denaro proveniente dalle estorsioni e dai traffici illeciti. Salvatore Verde, secondo gli investigatori è il 'capozona' dei Casalesi nella zona di San Cipriano d'Aversa con il ruolo di killer e coordinatore delle estorsioni, del riciclaggio e della gestione di distributori automatici di bevande e prodotti alimentari, con la complicità di familiari e di persone fidate.
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