Razzismo all'incontrario in Italia, ma nessuno organizza una fiaccolata... (C7>) - A distanza di quasi due settimane dall'uccisione di Sanaa, la ragazza marocchina ammazzata dal padre perchè frequentava un italiano (lei cameriera, lui titolare di un ristorante a Milano) nessuna delle solite associazioni che in Italia si catapulta in strada anche per uno sguardo 'sospetto' contro un gay o un nero, ha organizzato fiaccolate o proteste per difendere un connazionale. Evidentemente queste associazioni - con una linea politica ben precisa - amano difendere nel loro paese soltanto chi non è italiano pensando che all'estero difenda qualcuno noi. Un po' come è successo per la guerra in Afghanistan: quando c'era Bush, proteste e banidere tricolori. Con Obama (ammirato dalla sininistra), tutti in silenzio e nessuna accusa dalle piazze italiane agli Stati Uniti. Veramente assurda la vicenda della ragazza marocchina uccisa dal padre (marocchino) in provincia di Pordenone perchè frequentava un italiano. Quell’italiano 'cattolico' doveva stare lontano da una ragazza musulmana. Per questo li aveva minacciati più volte e, nell’ultimo periodo, la situazione si era fatta sempre più tesa. Saana si era trasferita da Massimo solo da qualche settimana. La moglie dell'omicida (e madre della vittima) ha dato anche ragione al marito. Tutto questo in Italia, dove oramai tutto è possibile: tollerare gli ospiti e la loro religione e accettare che gli altri non tollerino noi...
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