MARCIANISE (Caserta), 9 settembre 2009 - Il Polo della Qualità esce dall’agonia degli ultimi sei mesi e si avvia a vivere una nuova era: a risollevare le sorti della società consortile che gestisce la struttura di Marcianise (e che, nei mesi scorsi, ha rischiato lo scioglimento) sono stati i giudici della VII sezione fallimentare del Tribunale di Napoli che hanno depositato in cancelleria il provvedimento con il quale – lo scorso 2 settembre – sono state rigettate le istanze di dichiarazione di fallimento presentate nei confronti della società cooperativa a responsabilità limitata. Accolta, dunque, la tesi proposta dall’avvocato Giuseppe Mangini, legale del Polo della Qualità, il quale aveva evidenziato ai giudici l’insussistenza dello stato di insolvenza. La società - in stato di liquidazione da circa due mesi curata dai consulenti Sergio Sciarelli, Roberto Giordano e Francesco Sbordone - su indicazione degli stessi giudici fallimentari (che hanno evidenziato le finalità della liquidazione nello stesso provvedimento di rigetto della dichiarazione di fallimento) dovrà attivarsi per procedere alla realizzazione delle poste attive del Bilancio (crediti verso i soci e valori immobiliari) con l’intento di perseguire un valido piano industriale finalizzato al rilancio del Polo stesso. «E’ indubbio – è scritto in una nota del Polo della Qualità - che la decisione dei giudici della sezione fallimentare di Napoli, rappresenta un evento di grande rilevanza per le prospettive del Polo e induce i liquidatori a porre in atto tutte le azioni che possano consentire, in tempi brevi, di sostenere finanziariamente i tentativi di rivalorizzazione di una struttura di eccellenza nel panorama produttivo della Regione». Dunque, i crediti vantati dalla società titolare del Polo della Qualità sono tali da non far scattare l’insolvenza: i crediti del Polo della Qualità ammonterebbero a poco più di cento milioni di euro, somma che da sola andrebbe a coprire quasi interamente i debiti nei confronti delle banche e dei fornitori. La parte maggiore dei crediti, circa settanta milioni, riguarderebbe il mancato pagamento dei moduli che allo stato alcuni imprenditori hanno solo bloccato tramite compromesso, ma non ancora rogitato. Il presidente del collegio di liquidatori, Sergio Sciarelli, prima della pausa feriale avrebbe ipotizzato l’allestimento di un archivio con schede personalizzate dei soci cosi da ottenere uno «storico» di ogni socio con relativa situazione finanziaria. La vicenda che ha portato in tribunale la documentazione contabile del polo del lusso di Marcianise ha avuto inizio la scorsa primavera, quando la famiglia Barone, titolare della New Group (poi uscita dal consorzio successivamente) contestò il bilancio dell’ente consortile presentando una istanza di fallimento presso il tribunale partenopeo. Dopo la liquidazione, confermata lo scorso giugno, gli stessi giudici rigettano la dichiarazione di fallimento che apre una nuova fase per il Polo della Qualità.
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