CASERTA, 14 LUGLIO 2009 - Mentre impazza lo scontro tra il chirurgo-candidato Ignazio Marino e i vertici del partito sul tesseramento gonfiato a Napoli, è rush finale nelle varie regioni in vista della chiusura delle iscrizioni, il 21 luglio, valide per il congresso. E, dai dati regionali, si conferma che la parte del leone la faranno la Campania e l'Emilia-Romagna mentre sia in Toscana sia in Puglia gli iscritti sarebbero molto al di sotto della somma dei due precedenti partiti. La 'geografia della tessera', seppur ufficiosa, disegna un partito che al Nord stenta a radicarsi: si passa dai 250 iscritti in Valle d'Aosta ai circa 1.500 in Trentino-Alto Adige. Nelle regioni grandi, come Lombardia, Piemonte e Veneto, i dirigenti locali non si sbilanciano sui numeri, sperando di alzare la media negli ultimi giorni: in Veneto ci si limita a definire il tesseramento "faticoso" mentre in Lombardia non è incoraggiante il dato di Milano, circa 8mila tesserati che potrebbero salire a 12mila. Quadro più chiaro in Friuli Venezia Giulia, dove le prime stime non ufficiali parlano di 7-8mila tessere, un migliaio circa a Trieste. Non vanno benissimo le cose in Toscana, storica roccaforte di sinistra: 47mila iscritti che potrebbero diventare 60mila, cifra ben lontana dai 100mila dei due partiti soci fondatori (Ds e Dl). Meglio nella 'rossa' Emilia-Romagna con 120mila iscritti che, vista la massiccia campagna, dovrebbero arrivare a 125mila con Bologna a 30mila, seguita da Modena (circa 20mila). In Umbria si viaggia intorno ai 10mila iscritti per arrivare ai grandi numeri della Campania. I dirigenti locali smentiscono tesseramenti gonfiati e la cifra al 21 luglio dovrebbe essere di 113mila iscritti con 67.947 a Napoli già a dicembre, 12mila richieste arrivate a Salerno, 10mila a Caserta. In Puglia il numero dei tesserati è arrivato a 33mila (Bari 6mila; Lecce 10mila; Foggia 6mila), cifra al di sotto della somma dei due partiti precedenti, anche se si punta ad arrivare a 40mila. In Calabria gli iscritti sono ora 43.382 ma dal conteggio è esclusa la provincia di Vibo Valentia, dove è in corso una verifica mentre in Sicilia il vicesegretario regionale Tonino Russo prevede, a chiusura, un obiettivo di circa 40mila iscritti.