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SPETTACOLI, TEANO (CASERTA): TUTTI GLI APPUNTAMENTI DEL FESTIVAL JAZZ DAL 2/7


TEANO (Caserta 1° luglio 2009) - Tocca a Zapping il nuovo progetto di Furio Di Castri aprire giovedì 2 luglio la XVII edizione del Teano Jazz Festival, che si svolgerà fino a domenica 5 nella suggestiva cornice del loggione del museo archeologico di Teano (all’auditorium in caso di pioggia). Promosso dall’Ept di Caserta e Regione Campania in collaborazione con l’associazione Teano Musica, e con la direzione artistica di Antonio Feola, l’edizione 2009, propone un cartellone che si caratterizza per la presenza di progetti di alto contenuto artistico e per la partecipazione di illustri ospiti di livello internazionale del calibro della Mingus Dynasty, di David Sanborn e del trio formato da L.Coryell, J. De Francesco e Al Mouzon,. Si partirà giovedì 2 luglio alle ore 21,30 (l’ingresso costa 15 euro) con Zapping, uno dei progetti più innovativi e sorprendenti degli ultimi anni. Il progetto prende il nome dal recente album dello storico bassita Di Castri, un progetto musicale che muove contro la ristrettezza culturale, i preconcetti, le divisioni di genere e le rigide concezioni dei puristi per inaugurare un’esperienza compositiva e interpretativa che riscopre il gusto delle incursioni estreme e degli scarti improvvisi, in omaggio a due geni della contemporaneità: Frank Zappa e Thelonious Monk. Furio di Castri, con questa inedita formazione, si dedica alla costruzione personale e viscerale di un mondo musicale in cui la trasgressione e l’ironia di Zappa incontrano la scrittura rigida e senza compromessi di Thelonius Monk, dando origine a un universo sonoro assolutamente originale, che getta un ponte inatteso e sorprendente tra tracce disperse e separate della nostra memoria. "Tutto nasce dall’idea perversa di mettere insieme la musica di Thelonious Monk con la fantasia e il genio orchestrale di Frank Zappa. Era una fissazione che covavo da anni, fin da quando, poco più che quindicenne, li avevo sentiti in concerto in Italia tra il ‘69 e il ‘72. Non volevo fare un disco di cover. Più che altro pensavo che dall’incontro di questi due grandi guru avrei potuto costruire un vero e proprio “zapping” attraverso tutta la musica del novecento e ritrovare le tracce di quello che ho ascoltato e amato fin da ragazzo. Così mi sono chiesto: che cosa avrebbe potuto fare uno come Frank Zappa se avesse dovuto lavorare su Thelonious Monk? Che attrezzi avrebbe usato? Sono partito con un vero e proprio gioco di ruoli e ho provato a immedesimarmi nel Ringo Star di “200 Motels”, usare molte pozioni magiche e lavorare solo di notte. Il risultato è principalmente una operazione di CUT & PASTE: citazioni e frammenti di Monk al centro e, tutto intorno, il soul, il rock, il jazz, ll samba, il world, il jungle, il drum and bass, i samples, l’America di Bush e l’Italia in bianco e nero del neo realismo. In tutte le composizioni ho voluto mettere un segno di Monk, anche solo una traccia o un’idea. In alcuni casi la sua presenza è netta, in altri è molto sfumata. Diciamo che compare qua e là in tutto il disco, un po’ come Forrest Gump." Accompagnato dal trombettista olandese Eric Vloeimans e dal batterista algerino Joel Allouche, Di Castri incontra per l’occasione il chitarrista Nguyen Le, la pianista Rita Marcotulli e Mauro Negri al sax e clarinetto. Il risultato sarà un viaggio nella musica di due geni che con le loro note hanno segnato il Novecento. Venerdì 3 Luglio la rassegna propone il tributo reso dalla Mingus Dynasty (l’ingresso costa 15 euro) alla mitica figura del contrabbassista di Nogales, Charlie Mingus. Dopo Zappa e Monk, un altro grande del passato verrà ricordato dal Teano Jazz Festival. La ricorrenza è di quelle importanti. Trent’anni fa moriva Charles Mingus, la cui opera, per volontà della moglie Sue, continua ad essere divulgata in tutto il mondo dalla Mingus Dynasty. Ma la piccola orchestra è qui per festeggiare anche un altro anniversario, e cioè i cinquant’anni dell’album “Mingus Ah Um”, pietra miliare della musica del Novecento, primo disco pubblicato con la Columbia e summa dell’opera del contrabbassista dell’Arizona. A David Sanborn (sabato 4 luglio, ingresso 20 euro), e al trio formato da L.Coryell, J. De Francesco e Al Mouzon (domenica 5 luglio ingresso 20 euro) il compito di animare la due giorni finale. David Sanborn è considerato uno dei più determinanti sassofonisti degli ultimi trent'anni in ambito non solo jazz ma anche pop, rhythm&blues e crossover. Vanta collaborazioni prestigiose, da Micheal Brecker a Steve Gadd, da Tim Berne a Eric Clapton. E se gli appassionati ne ricorderanno soprattutto le folli improvvisazioni negli anni ’70, la popolarità è arrivata soprattutto con la sua “svolta” fusion. E in questa veste promette al pubblico di Teano atmosfere eleganti e morbide, virtuosistiche e rassicuranti. Ma anche calde e intense con i suoi originali innesti di blues e rythm’n blues. Chiuderà la rassegna, domenica 5 luglio, un trio che promette scintille formato dal chitarrista Larry Coryell, dall’organista Joey De Francesco e dal percussionista Al Mouzon. Coryell è uno dei precursori della fusion. Dotato di una tecnica che lo colloca al fianco dei maestri Al Di Meola, John Scofield, John Abercrombie e John McLaughlin, con i quali ha spesso collaborato, Coryell ha aperto la strada con le sue commistioni a diverse generazioni di musicisti. A seguirlo nelle sue volate virtuosistiche ci sarà un altro ex bambino prodigio del blues e della soul music americana, scritturato a soli 17 anni dalla Columbia per il suo primo album. Joey De Francesco ha riportato in auge l’Hammond in un’epoca di tastiere, campionatori ed elettronica, con uno stile spettacolare e decisamente coinvolgente. A gettare benzina su tutto questo fuoco sarà il percussionista Al Mouzon. Primo batterista dei Weather Report, ha suonato con i più grandi nomi del jazz e del rock. Le giornate del 4 e 5 luglio, inoltre, saranno animate dalla presenza della brass band Magicaboola una giovane formazione di 12 elementi che darà spettacolo per le stradine e le piazze del centro storico.

 
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