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APPROVATO DA BACINO LIRI-GARIGLIANO PROGETTO GESTIONE ACQUE


NAPOLI 1° LUGLIO 2009 - Il Comitato Tecnico del Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale – Autorità di Bacino Liri Garigliano Volturno ha approvato il progetto di Piano di Gestione delle Acque. Dopo anni il Mezzogiorno d’Italia si è dotato di uno strumento di programmazione, pianificazione e programmazione delle acque di straordinario valore socio economico redatto a seguito della costituzione del Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale che ha visto il coordinamento delle sette regioni (Abruzzo, Lazio, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria) con l’Autorità di Bacino Liri Garigliano Volturno per la redazione del Piano di Gestione. Adempiendo, nei tempi previsti, alle direttive co,unitarie ed alle normative nazionale , e grazie alla forte convinzione e determinazione del Segretario Generale Vera Corbelli, è stato portato a termine, non senza ostacoli, un primo percorso tecnico amministrativo frutto dell’intenso lavoro della segreteria tecnica operativa dell’Autorità di Bacino, cui fanno parte docenti universitari, professionisti ed i rappresentanti delle Regioni del Mezzogiorno. Un lavoro frutto di un costante confronto cui hanno partecipato il Ministero competenti, delle Regioni, delle Organizzazioni di Categoria e le Associazioni, mettendo al centro del confronto il principio che “l’acqua è un patrimonio e come tale va difeso e protetto”. Il nuovo strumento di pianificazione, dunque, costituisce elemento rilevante e di grande impatto per il governo delle risorse idriche nelle loro eccezione più completa. Facendo leva sull’uso sostenibile delle acque, a scala di ecosistema di bacino idrografico, esso si inserisce nell’azione complessiva della politica ambientale dell’UE per la tutela, il miglioramento, la qualità ambientale finalizzata all’uso razionale delle risorse naturali. In particolare, in considerazione del principio che “l’acqua non è un prodotto commerciale al pari di altri, bensì patrimonio che va protetto, difeso e trattato come gli altri”. Il Piano è finalizzato: a) Preservare il capitale naturale delle risorse idriche per le generazioni future (sostenibilità ecologica) b) Allocare in termini efficienti una risorsa scarsa come l’acqua (sostenibilità economica) c) Garantire l’equa condivisione e accessibilità per tutti ad una risorsa fondamentale per la vita nella qualità dello sviluppo economico (sostenibilità etico sociale). Pertanto, l’approccio sostenibile nella programmazione delle politiche idriche rappresenta, attraverso la realizzazione ed attuazione del Piano di Gestione, un cambiamento radicale rispetto al precedente sistema di pianificazione e programmazione utilizzato, caratterizzato da un approccio non integrato non solo in termini di sistema di reti(adduzioni, colletta mento, depurazione), ma di disponibilità, approvvigionamento, distribuzione e trattamento delle acque. Invece, oggi con il processo avviato con il progetto di Piano di Gestione viene sancito il principio che “la risorsa acqua deve essere in grado di soddisfare il maggior numero di funzioni ambientali (potabile, industriale ecc.) senza sacrificare la sua riproducibilità nel lungo termine e senza pregiudicare l’accessibilità per quegli usi meritevoli di tutela”. Nel Piano di Gestione Acque per il Distretto dell’Appennino Meridionale sono state individuate le misure strutturali necessarie per attuare le azioni sulla difesa, tutela, gestione e governo delle acque. Il progetto di Piano di Piano di Gestione, ad oggi redatto e approvato, comprende:la caratterizzazione fisico ambientale ed amministrativa del Distretto idrografico dell’Appennino Meridionale, la caratterizzazione dei corpi idrici superficiali sotterranei, il quadro degli utilizzi (potabili, irrigui, industriali), le analisi degli elementi necessari alla valutazione economica per il recupero dei costi, il sistema delle acque minerali (censite 85 sorgenti) e termali (38 sorgenti), la configurazione normativa e relative autorità competenti, il quadro degli strumenti di pianificazione e programmazione ad oggi adottati a scala di maggior dettaglio, gli accordi/intese di programma ad oggi stipulate ed attuate in merito alle risorse idriche, il quadro della programmazione finanziaria, in materia di acqua, ad oggi predisposto a livello centrale e regionale, il percorso di informazione e consultazione pubblica, il definizione della VAS (valutazione ambientale) ed un programma preliminare di misure. La collaborazione e condivisione istituzionale delle decisione operate per la redazione del Piano di Gestione è stata strategica per raggiungere questo primo risultato e lo sarà ancora nei prossimi appuntamenti per consolidare un percorso innovativo di modernizzazione dell’intero “Sistema Acqua” di tutto il Mezzogiorno. In esso le analisi e valutazioni delle criticità ambientali assorbono e valorizzano il patrimonio tecnico delle Regioni nelle diverse scale di applicazione territoriale ed istituzionale.In termini meramente numerici il Distretto Idrografico dell’Appennino Meridionale si estende su una superficie di 68.200 kmq, con circa 14.900.000 abitanti e comprende: 7 regioni, 1 autorità di bacino nazionale, 6 autorità di bacino interregionali, 7 autorità di bacino regionali, 25 provincie, 1671 comuni, 18 Ato, 97 comunità montane, 44 consorzi di Bonifica, 121 corsi di acqua principali, 173 idrostrutture, circa 2200 km di coste, 794 aree naturali protette.

 
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