CASERTA, 26 GIUGNO 2009 - Lettere in redazione - Scrive un disabile che mantiene anonimato: 'Uno dei requisiti da dichiarare per la concessione di un posto riservato (esclusivo.per intenderci) è "che l'abitazione presso cui è domiciliato o residente il disabile non dispone di parcheggio pertinenziale privato o di altro parcheggio di proprietà del nucleo familiare"; è così difficile da verificare prima di piazzare strisce, palo e cartello? Oppure, è proprio una missione impossibile chiedere alla persona alla guida o al passeggero il documento (basta la sola carta di identità). Ho una proposta per il sindaco di Caserta e il suo assessore al traffico: cambiamo il nome al Viale A. Lincoln. Chiamiamolo: Viale dell'Invalido. L'ultimo spazio assegnato è l'esaltazione massima dell'abuso e del sopruso: nelle strisce disegnate potrebbe parcheggiare un autobus. Invece è quasi sempre vuoto. Sono un disabile di Caserta possessore di un regolare permesso per il parcheggio a noi riservato. Ebbene, ho vergogna ad utilizzarlo. Ma vi rendete conto dell'abuso che se ne fa? Volete effettuare i controlli prima e dopo il rilascio di tale tagliando? Egregi signori risolvere il problema è semplice. Dato che tale autorizzazione è rilasciata dal sindaco, lui stesso può revocarla. Quindi le revochi tutte, la mia compresa, e riparta daccapo. Ma seriamente questa volta!!!'