CASERTA, 24 GIUGNO 2009 - Tre suicidi nell'ultimo weekend (un agente di polizia penitenziaria, una donna moglie di un bancario ed un ingegnere) e quasi 20 casi di persone che si sono tolte la vita in poco piu' di due mesi in provincia di Caserta. Tanti lutti che riguardano diverse fasce di eta' delle vittime che hanno scelto di morire impiccandosi, esplodendosi colpi d'arma da fuoco o lanciandosi dal balcone di casa. Disperazione, malattie incurabili ma soprattutto difficolta' economiche e mancanza di lavoro dietro il gesto di quanti hanno deciso di togliersi la vita: tra questi, diverse donne mature o uomini giovani nemmeno trentenni (in un caso anche sposato e con figli piccoli). L'allarme suicidi - come informa l'edizione casertana de Il Mattino del 23 giugno -sembra toccare anche il Casertano, con numeri mai visti prima e in controtendenza con gli ultimi dati Istat che indicano la Campania l'area geografica dove si registrano meno suicidi, cosi' come si evince che, fra le donne, il fenomeno e' meno diffuso. Da aprile ad oggi i casi piu' eclatanti messi in luce dalla cronaca sono il suicidio di una mamma casertana di 24 anni lanciatasi sui binari della metropolitana a Napoli; due commercianti dell'agro aversano che si sono tolti la vita sparandosi e quelli di un giovane padre e due ragazzi nemmeno trentenni che hanno deciso di farla finita.