E' in corso da qualche ora sull'emergenza rifiuti, nella sede della prefettura di Caserta, un incontro tra i sindaci dei comuni dell'agro aversano e il commissario straordinario di governo, Corrado Catenacci. Nel vertice si discute delle misure da adottare per far fronte alla crisi ma anche dell'individuazione di eventuali siti di stoccaggio provvisori, dove poter depositare la spazzatura in attesa del trasferimento in discariche fuori regione. Tema del confronto è anche la scelta delle aree per lo stoccaggio delle ecoballe: vicenda che nei giorni scorsi ha provocato a Villa Literno la protesta dei cittadini con l'occupazione della stazione ferroviaria. Ieri sera il presidio, dopo l'intera giornata di paralisi lungo la linea ferroviaria Napoli-Roma (le Fs hanno dirottato i convogli sulla linea Cassino-Cancello con notevoli ritardi sui tempi medi di percorrenza) il presidio è stato rimosso con l'intervento delle forze dell'ordine. La situazione, in diversi centri della Campania, resta grave. Ad Aversa, negli ultimi due giorni, come assicurano fonti del Comune, non si è potuto procedere alla raccolta neanche delle 60 tonnellate al giorno a fronte di una produzione quotidiana di 90 tonnellate. A terra, secondo le stime degli amministratori, resterebbero ancora 1300-1400 tonnellate di rifiuti. Non meglio va a Salerno: dal Comune spiegano che in strada sono ancora 850 tonnellate di rifiuti perché nel sito di "tritovagliatura" in località Sardone di Giffoni Valle Piana si continua a scaricare a singhiozzo. Ad Avellino la raccolta è ripresa perché nel frattempo il Comune ha reperito altri 12 "scarrabili", ovvero grossi contenitori in metallo in cui stoccare i rifiuti, ma si tratta di una soluzione tampone in attesa dell'individuazione del sito di stoccaggio provvisorio. Difficoltà si registrano anche a Benevento.(24 marzo)