CASERTA, 18 GIUGNO 2009 - Il paventato trasferimento del Policlinico della Seconda Università, deciso dall'assessore regionale alla sanità Mario Santangelo, fa ancora discutere. All'intervento del gastroenterologo emerito Gabriele Mazzacca risponde il professore Camillo del Vecchio Blanco, ordinario della Sun. Nei giorni scorsi Mazzacca aveva messo in relazione la reazione negativa della Facoltà all'ipotesi dello spostamento ad una questione di comodità: "La gran parte dei docenti non accetta che il costuendo policlinico di Caserta sia la sede della Facoltà semplicemente perché, risiedendo essi a Napoli, ciò non torna loro comodo", ha scritto il gastroenterologo. "Mazzacca - dice Camillo Del vecchio Blanco - afferma che la resistenza della Facoltà di Medicina della Sun al suo ulteriore smembramento sarebbe dovuta ad interessi privati in quanto i vari docenti non gradiscono allontanarsi dal loro luogo di residenza. Gli atti ufficiali dicono invece che da oltre vent'anni la Facoltà ha sempre e ripetutamente chiesto all'unanimità che venisse identificata una sede, ovunque fosse, in cui la Facoltà potesse riunificarsi. Molte sono state le proposte, mai seguite da decisioni operative, e non si vede un interesse né un intervento efficace delle Autorità politiche regionali a che giunga a buon fine la costruzione del Policlinico di Caserta, anche questa imprevedibile". Il professore risponde anche alle valutazioni fatte dal collega sull'offerta formativa che, secondo Mazzacca nell'attuale assetto poteva essere "appena soddisfacente". "Mazzacca - prosegue del Vecchio Blanco - definisce in maniera del tutto gratuita assolutamente insoddisfacente l'offerta formativa fornita dalla Facoltà. Ancora una volta dati ufficiali mostrano che la formazione dei nostri studenti è quantomeno comparabile, se non migliore di quella fornita da altre Facoltà italiane. Atteniamoci ai fatti e non alle sensazioni o agli umori di qualcuno. Conoscendo le competenze di Mario Santangelo - conclude il professore - sono sicuro che insieme ai vertici dell'Ateneo si potranno trovare soluzioni alternative adeguate".