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EMERGENZA RIFIUTI: TUTTA LA CITTA' PROTESTA SUI BINARI


Per i bambini di Villa Literno oggi niente scuola: il blocco della stazione ferroviaria del centro in provincia di Caserta, scattato da ieri pomeriggio, li ha coinvolti direttamente così come le loro maestre, libere da impegni didattici, ma occupate nell'animazione degli alunni, impegnate a organizzare tanti girotondo e partite di calcio sui binari. Almeno un migliaio di persone si sono riversate tra il piazzale antistante la ferrovia e i binari. E' un no collettivo quello gridato contro l'ampliamento del locale sito di stoccaggio delle ecoballe di rifiuti. Anche le giostrine che stavano al centro di Villa Literno sono state trasportate in questa agorà della protesta anti rifiuti: qui è come se si fossero trasferite tutte le attività del paese. Insieme con i bambini, ci sono anche tante donne e anziani. E' a loro che pensano gli esponenti politici di tutti i partiti, il sindaco Enrico Fabozzi ed il parroco don Peppino Cartesio: così hanno scritto un appello inviato al prefetto di Caserta, Carlo Schilardi. Spiegano, in sostanza, di aver invitato i manifestanti a desistere dal loro proposito per trovare una soluzione alternativa. Visto che la protesta continua sarebbe un delitto imporre un'azione di forza contro il blocco organizzato soprattutto da donne, bambini e anziani. Una donna con il megafono invita le persone a non allontanarsi dalla stazione, a non abbassare la guardia. Polizia e carabinieri sono sul posto, presidiano discretamente la situazione. Nella stazione due grandi cartelloni danno il termometro della paralisi della situazione: i treni per Roma e Napoli centrale vengono segnalati con ritardi spaventosi, superiori alle tre ore. Il fatto è che, stando così la situazione, nessun treno passerà mai di qua finché non sarà rimosso il blocco. Del resto, i manifestanti con molta calma ma assoluta determinazione assicurano che non si muoveranno di qui. Hanno passato la scorsa notte e parte della mattinata anche sotto la pioggia ma non fa niente, dicono, perché la lotta contro i rifiuti richiede anche qualche sacrificio personale. Qualcuno pensa ad organizzare i turni, qualcun altro rimanda impegni già programmati. Sui binari sono stati disposti alucni grandi striscioni. Su uno c'é scritto: 'No alla discarica, si' al risanamentò o ancora, 'Siamo stanchi, aiutateci a tutelare i nostri figli'. Un rappresentante dei manifestanti spiega le ragioni della protesta. "Villa Literno - dice - è un paese di 11mila abitanti. Se avessimo usato per noi quel sito maledetto ci sarebbe bastato per 500 anni. Invece è stato supersfruttato e l'acqua è stata inquinata. Beviamo e ci laviamo con acqua a rischio e quelli che si sono rivolti all'Asl hanno avuto in risposta i sigilli ai pozzi"

 
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