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INTERCETTAZIONI, IL TESTO: TEMPI DURI PER GIORNALISTI E MAGISTRATI

Gli scoop..paioli rischiano il carcere. I magistrati che parlano troppo devono star zitti. Le rettifiche dovranno essere senza commenti e così via. Se ne vedranno delle belle anche a Caserta?


ROMA, 10 GIUGNO 2009 - Il nuovo testo del ddl intercettazioni, frutto del maxi-emendamento presentato ieri dal governo, ha incassato la fiducia alla Camera, la 19/a dall'inizio della legislatura. Il pacchetto di modifiche, che porta la firma del Guardasigilli Angelino Alfano, recepisce di fatto il testo approvato in commissione Giustizia il 19 febbraio piu' alcuni emendamenti presentati da governo e relatore nel 'comitato dei nove' della commissione. EVIDENTI INDIZI COLPEVOLEZZA - Il Pm potra' chiedere di intercettare solo se ci saranno 'evidenti indizi di colpevolezza' e solo se saranno 'assolutamente indispensabili'. Nelle indagini di mafia e terrorismo basteranno 'sufficienti indizi di reato'. La richiesta dovra' essere autorizzata da un Gip collegiale del capoluogo del distretto. Ma il giudice dovra' poi compiere una valutazione autonoma del caso. VIA IL MAGISTRATO CHE PARLA TROPPO - La toga che rilascia ''pubblicamente dichiarazioni'' sul procedimento affidatogli ha l'obbligo di astenersi. E sara' sostituito se iscritto nel registro degli indagati per rivelazione del segreto d' ufficio. OMESSO CONTROLLO - Il ddl prevede l'ammenda da 500 a 1.032 euro per pubblici ufficiali e magistrati che ometteranno di esercitare ''il controllo necessario ad impedire la indebita cognizione o pubblicazione delle intercettazioni''. DIVIETO PUBBLICAZIONE - Prima era vietato scrivere di tutto fino all'inizio del dibattimento. Ora si prevede che per le intercettazioni, anche quelle non piu' coperte da segreto, resti il divieto di pubblicazione anche parziale fino alla conclusione delle indagini preliminari. E sara' vietato pubblicare le richieste e le ordinanze emesse in materia di misure cautelari fino a quando l'indagato o il suo difensore non ne siano venuti a conoscenza. Dopo di che' se ne potra' pubblicare il contenuto. Fanno eccezione le intercettazioni riportate nelle ordinanze. Per quelle permane il divieto di pubblicazione. RETTIFICHE SENZA COMMENTO - Cambia anche la norma sulle rettifiche perche' nel ddl si dice che dovranno essere pubblicate nella loro interezza, ma ''senza commento''. E si disciplinano anche quelle su internet. NO A NOMI E IMMAGINI PM - Stop alla pubblicazione di nomi o immagini di magistrati ''relativamente ai procedimenti penali a loro affidati'', salvo che l'immagine non sia indispensabile al diritto di cronaca. CARCERE PER I GIORNALISTI - Torna il carcere per i cronisti, ma la pena diventa da 6 mesi a un anno (era da uno a 3 anni) quindi oblabile: cioe' trasformabile in sanzione pecuniaria. REATI INTERCETTABILI - Potranno essere intercettati tutti i reati con pene oltre i 5 anni, compresi quelli contro la Pubblica Amministrazione; ingiuria; minaccia; usura; molestia; traffico-commercio di stupefacenti e armi; insider trading; aggiotaggio; contrabbando; diffusione di materiale pornografico anche relativo a minori. INTERCETTAZIONI AMBIENTALI - Si potranno usare le 'cimici' solo per spiare luoghi nei quali si sa che si sta compiendo un'attivita' criminosa. Unica eccezione per i reati di mafia, terrorismo e per quelli piu' gravi. LIMITI DI TEMPO - Non si potra' intercettare per piu' di 60 giorni: 30 piu' 15 piu' 15. Per reati di mafia, terrorismo o minaccia col mezzo del telefono si puo' arrivare a 40 giorni prorogabili di altri 20. RELAZIONE SU SPESE E 'TETTO' - Ci sara' un tetto di spesa stabilito dal ministero della Giustizia, sentito il Csm. Entro il 31 marzo ogni procuratore trasmettera' a Via Arenula una relazione sulle spese per le intercettazioni dell'anno precedente. PROCEDIMENTO CONTRO IGNOTI - Le intercettazioni potranno essere richieste solo dalla parte offesa e solo sue sue utenze. ARCHIVIO RISERVATO E DIVIETO DI ALLEGARE VERBALI A FASCICOLO Telefonate e verbali saranno custoditi in un archivio presso la Procura. E le registrazioni saranno fatte con impianti installati nei Centri di intercettazione istituiti presso ogni distretto di Corte d'Appello. I procuratori dovranno gestire e controllare questi Centri e avranno 5 giorni per depositare verbali e intercettazioni. Se dal loro deposito pero' ci sara' pregiudizio per le indagini, si potra' ritardare la consegna, ma non oltre la data dell'avviso della conclusione delle indagini preliminari. Vietato allegare le intercettazioni al fascicolo. NO A UTILIZZO IN PROCEDIMENTI DIVERSI - Le intercettazioni non potranno essere usate in procedimenti diversi da quelli nei quali sono state disposte. Salvo i casi di mafia e terrorismo. STOP A INTERCETTAZIONI PER 007 - Se un Pm volesse intercettare un telefono usato da esponenti dei Servizi e quindi anche da 'body guard' dovra' informarne entro 5 giorni il presidente del Consiglio che potra' apporre il segreto di Stato.

 
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