SANTA MARIA CAPUA VETERE Caserta, 22 maggio 2009 (da Il Mattino) - – A distanza di nove anni dalla morte della piccola E., deceduta per «asfissia intrapartum», è stata condannata a tre anni di reclusione la dottoressa Alessandra Ferraiolo, 56 anni, ginecologa presso l’ospedale di Caserta. Ad emettere la sentenza, è stato il collegio giudicante del tribunale sammaritano presieduto da Raffaello Magi. La professionista, per la quale il pm Alessandro D’Alessio aveva chiesto 4 anni e sei mesi, era accusata di omicidio colposo (per il quale è stata assolta per uno scontro di perizie); corruzione (aveva ricevuto danaro non dovutole, ma il reato è stato prescritto) e falso, unico reato per il quale è stata condannata. Nella fattispecie, l’alterazione di alcuni orari e di alcune voci sulla cartella clinica aggiunte a posteriori. Lungo il calvario dei genitori della bambina, assistiti dall’avvocato Mauro Iodice, i quali denunciarono tutto alla Procura nel 2000, all’indomani della morte del feto.
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