E' proseguita per tutta la notte la rimozione dei rifiuti nelle aree interessate dall'emergenza, e per la prima volta dallo scoppio della crisi è stato possibile cominciare lo smaltimento delle tonnellate di spazzatura accumulatesi in alcuni comuni - soprattutto Aversa e quelli a nord di Napoli - nei giorni di mancata raccolta. Un sollievo per ora solo parziale, visto che la mole degli arretrati richiederà ancora più giorni di lavoro per tornare alla normalità: si tratta comunque di un'inversione di tendenza che, per i tecnici del commissariato, rappresenta l'inizio del cammino per uscire dal tunnel. In nottata sono stati aperti due siti di stoccaggio, in provincia di Napoli e di Caserta, dove i compattatori hanno scaricato. Con l'intervento delle forze dell'ordine è stato anche possibile accedere al sito di stoccaggio delle ecoballe di Villa Literno, bloccato ieri da una trentina di manifestanti. Contemporaneamente ha ripreso a funzionare a pieno regime l'impianto di Tufino per la produzione di cdr, il combustibile derivato dai rifiuti. A queste notizie positive dovrebbero aggiungersi, nelle prossime ore, le stipule degli accordi con due regioni per il trasporto dei rifiuti fuori Campania: ci sarebbe già l'intesa politica, e mancherebbero solo le firme dei presidenti. In giornata, inoltre, dovrebbe essere aperto un sito di stoccaggio provvisorio nel comune di Aversa, uno degli epicentri della crisi, per accelerare ulteriormente la rimozione dei rifiuti dalle strade, già cominciata ieri e proseguita la scorsa notte. Il commissario straordinario Corrado Catenacci ha infine convocato, per questa sera, i rappresentanti dei comuni a più alta vocazione turistica: scopo della riunione è ribadire che, accanto agli interventi per le zone più colpite dalla crisi, si conserva la massima attenzione anche per le aree delle vacanze, in modo da evitare rischi per l'imminente stagione delle ferie.