CASERTA - Da un lato avevano appaltato i lavori di dragaggio nel porto di Granatello nel Comune di Portici, nel napoletano, ad un'associazione temporanea di imprese una delle quali priva di autorizzazioni; dall'altra rivendevano come materiale inerte i fanghi ottenuti dal dragaggio, che sarebbero dovuti finire in particolari discariche, raggiungendo così in poco più di un anno un profitto illecito di circa 1 milione di euro. Con l'accusa, a vario titolo, di traffico illecito di rifiuti, truffa aggravata ai danni di un'ente pubblico e falso ideologico in atto pubblico risultano indagate in Campania 6 persone, nell'ambito dell'operazione 'Dred' dei Noe: gli indagati sono Giovanni Pellegrino, titolare dell'azienda Eco 2000 Sas (con sede operativa a Casal di Principe) che aveva vinto l'appalto dei lavori; l'amministratore delegato di un'altra società (la Di Cesare Gino Srl) che faceva parte dell'associazione temporanea di imprese coinvolta nel dragaggio e nell'indagine; un dirigente del Comune di Portici ed uno dell'Ufficio ecologia della Provincia di Caserta. Secondo i carabinieri tra il febbraio 2007 ed il giugno 2008 sono stati illecitamente trattate circa 8.000 tonnellate di rifiuti. Per questo, dopo aver verificato le responsabilità amministrative delle persone coinvolte nell'indagine, il Tribunale di Napoli, su proposta della Procura della Repubblica, ha deciso il sequestro preventivo dell'intera area aziendale della Eco 2000 Sas e la sospensione per due mesi dall'esercizio di assumere uffici direttivi per il titolare ed l'a.d. della società. (27 aprile 2009)