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AVERSA DISCARICA A CIELO APERTO: LA DENUNCIA DEL SINDACO CIARAMELLA


"Con 1.300 tonnellate di rifiuti che si sono accumulate nelle ultime due settimane lungo le strade e che ora marciscono sotto il sole, questa città rischia di diventare una discarica". Domenico Ciaramella, sindaco di Aversa, si dice sconsolato e "insoddisfatto dell'esito dell'incontro tenuto nella tarda serata di ieri alla prefettura di Caserta" con il neocommissario all'emergenza rifiuti, Corrado Catenacci. "Ci hanno autorizzato a prelevare solo 60 tonnellate di rifiuti al giorno - aggiunge il sindaco - i due terzi della produzione quotidiana della nostra città". Ciaramella avrebbe sperato in un intervento straordinario per rimuovere l'ingente quantitativo di rifiuti e così azzerare una situazione igienico sanitaria che lo ha costretto, nei giorni scorsi, ad ordinare la chiusura di scuole e dell'università. Il sindaco non esclude però che in assenza di fatti nuovi potrebbe essere costretto "a disporre anche la chiusura di altri uffici pubblici". Il primo giorno di raccolta è stato contrassegnato da una serie di difficoltà perché, spiega il sindaco "non sapevamo da dove cominciare e al danno si è aggiunta anche la beffa, visto che gli autocompattatori con le 60 tonnellate di rifiuti raccolti, giunti al Cdr di Caivano hanno dovuto fare marcia indietro perché nell'elenco dei comuni autorizzati non compariva il nostro. Oggi ci riproviamo e speriamo di essere più fortunati". Dunque l'emergenza continua e da Aversa lanciano un ulteriore allarme: "Stanno venendo a depositare da altri comuni, dove si fa la raccolta differenziata, i rifiuti lungo le nostre strade - spiegano al Comune - Ipotizziamo che così la produzione quotidiana sfiorerà le 100 tonnellate". Insomma si teme che nei prossimi giorni i costi per lo smaltimento potrebbe crescere esponenzialmente. Intanto anche i commercianti sono sul piede di guerra: 1.800 esercizi in città ora rischiano il collasso. Assediati i negozi di via Savignano, di piazza Mercato, della ex statale Appia. Alcuni esercenti, ormai da due settimane, per entrare nei magazzini sono costretti a spostare ogni mattina centinaia di sacchetti. "Il danno economico è incalcolabile - spiega ancora Ciaramella - ma ho forti timori per la salute dei cittadini, danni che conteremo nei prossimi decenni". Infatti, anche oggi, in pieno giorno, sono stati a decine le segnalazioni d'incendi di cassonetti giunte al centrali dei vigili del fuoco. Gli ultimi incendi, in ordine di tempo, si sono registrati, a poca distanza dalla scuola degli agenti di polizia penitenziaria, della Cattedrale, nel pieno centro storico. "Non sappiamo se sia solo opera di cittadini esasperati o di vandali che non hanno null'altro da fare - dice ancora il sindaco - so solo che tutto questo fumo arrecherà danni alla salute". Le colonne di fumo si avvistano un pò da per tutto rendendo l'aria irrespirabile. "In provincia di Caserta esistono quattro siti di trasferenza, proprietà dei diversi consorzi - spiega il sindaco Ciaramella - Aversa, servita dal Consorzio Ce 2, porta i suoi rifiuti al sito Maruzzella di San Tammaro che è da settimane occupato dai cittadini: è il motivo per cui la nostra città vive un'emergenza molto più grave di tutti gli altri comuni". Per il primo cittadino di Aversa "la soluzione dell'emergenza in Campania va cercata fuori regione". A dire di Ciaramella "il commissariato si è preso cinque giorni di tempo per contattare le Regioni e ricevere le autorizzazioni. Spero si faccia prima. Così come spero che gli impianti di ricezione riprendano a funzionare. Siamo con l'acqua alla gola". "Aversa ha subito una paralisi totale. I miei concittadini pagano le stesse tasse degli altri residenti della Campania. Pretendo parità di trattamento", ha aggiunto Ciaramella, rendendo noto di aver scritto anche oggi a Ciampi e Berlusconi, ai ministri dell'Interno, della Salute, dell'Ambiente, ai vertici istituzionali locali e alla magistratura. "In città - ha detto il sindaco - esiste un grave pericolo igienico-sanitario che mi ha costretto a chiudere le scuole e le università e a vietare lo svolgimento della fiera settimanale. Non escludo, nell'immediato, di dover emettere ordinanza di chiusura degli esercizi commerciali e degli uffici pubblici. Ad Aversa, in questo momento, esiste il pericolo di sommosse e di tumulti da parte dei residenti, già avvertibili dai continui incendi che vengono applicati ai cumuli di rifiuti"

 
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