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ANTIRAZZISMO A C.VOLTURNO: VESCOVO DI CAPUA SI DISSOCIA DA SLOGAN IRRIVERENTI

Numeri 'pazzi' sui partecipanti: 2000, 5000, 7000 o 10000?


CASTELVOLTURNO (Caserta) - I politici del Pd alleati con i no-global e l’estrema sinistra per dire no al razzismo a Castelvolturno dove sette mesi fa fu compiuta la strage dei neri da parte della camorra. Duemila persone (per le forze dell’ordine), cinquemila (per gli organizzatori), diecimila (per l’assessore Corrado Gabriele) hanno sfilato ieri sul litorale domizio durante la «Manifestazione nazionale antirazzista» conclusasi poi con balli, canti e sonorità dei tamburi africani. Oltre ai politici, anche il sindaco di Castelvolturno e il vescovo di Capua monsignor Bruno Schettino che, a margine dell’evento, si è dissociato da alcun slogan gridati al megafono dai no-global di Francesco Caruso giunti in gran numero da Napoli: «Permesso di soggiorno per tutti», «no alla militarizzazione del territorio», «basta con il controllo dei documenti agli immigrati». Organizzatori della manifestazione, alcuni appartenenti a varie sigle dell'area antagonista e no-global, dell'Arci, della Cgil e del Consiglio italiano per i rifugiati. In testa al corteo aperto dallo striscione «La primavera antirazzista comincia adesso» il gonfalone della Regione Campania, che ha aderito alla manifestazione, il vescovo di Capua Monsignor Bruno Schettino, il padrone di casa, Francesco Nuzzo, sindaco di Castelvolturno, i deputati Andrea Sarubbi e Pina Picierno del Pd e l'eurodeputato del Prc Giusto Catania. Ed è stato proprio il vescovo di Capua, dopo aver parlato in piazza Annunziata, a chiarire con la stampa di non essere d’accordo con alcuni slogan dissociandosi dalla richiesta avanzata dagli organizzatori del ritiro dei militari dal litorale Domiziano. «Non è giusto, perché i militari non sono contro gli immigrati». Poi, rivolgendosi agli immigrati, quasi tutti africani, monsignor Schettino ha detto: «Voi costruite sul nostro territorio un nuovo umanesimo ed un nuovo cristianesimo». Critico, invece, sulla presenza dei militari il deputato del Pd Andrea Sarubbi: «Essendo obiettore di coscienza non sono mai favorevole alla presenza dei militari, credo che abbiamo cose più importanti da fare come le missioni di pace». Per la Regione Campania era presente l'assessore al lavoro Corrado Gabriele: «L'utilizzo dei militari non risolve il problema della sicurezza - ha detto Gabriele - e ricordo che quando c'erano le ronde dei soldati a centinaia di metri continuavano prostituzione e sfruttamento delle donne nigeriane». Gabriele ha annunciato la costruzione di una scuola per i figli degli immigrati che sarà intitolata alla cantante africana Miriam Makeba deceduta proprio a Castelvolturno. L'eurodeputato del Prc Giusto Catania ha chiesto la chiusura di «tutti i centri di detenzione amministrativa in Europa». Per Pina Picierno, responsabile legalità del Partito Democratico, «è arrivato oggi (ieri per chi legge N.D.R.) da Castel Volturno un segnale forte e chiaro: c'é un Paese che ù non si rassegna alle ingiustizie, alla paura, al silenzio, al razzismo». «Ho voluto essere presente alla manifestazione nel luogo in cui avvenne nel settembre 2008 la strage di sei africani e un italiano da parte della criminalità organizzata», ha spiegato la Picierno. «Dopo quel tragico giorno, tanti uomini e donne hanno deciso di mantenere vivo il ricordo delle vittime e di battersi perché in Italia ci siano pari diritti per tutti, nel poter vivere dignitosamente. In Italia – ha concluso - ci sono oltre quattro milioni di persone di origine straniera, in gran parte lavoratrici e lavoratori che contribuiscono al benessere di questo Paese» (19 aprile 2009)

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