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CASERTA, CLAN CASALESI: DIA SEQUESTRA BENI A SOCIETA' EDILE


CASERTA - Beni mobili e quote societarie per un controvalore di circa 20 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Dia di Napoli ad un affiliato al clan dei Casalesi, Gaetano Iorio, 68 anni, imprenditore di S. Maria Capua Vetere. La Dia ha eseguito un decreto di estensione del sequestro beni del Tribunale di S.M. Capua Vetere. All'imprenditore sono state sequestrate le quote sociali della "Beton Campania s.r.l", due conti correnti con circa 43 mila, gli impianti di produzione della societą, 27 automezzi tra betoniere, autocarri, pale meccaniche, ed un appezzamento di terreno di oltre due ettari, con sovrastante fabbricato ad uso industriale. Un primo sequestro, eseguito nel marzo 2008 nei confronti di Iorio, aveva accertato che la "Beton Campania srl" il 20 luglio 2000 aveva acquistato dal Ministero delle Finanze quote sociali e beni aziendali, della "Edil Beton srl", una societą gią di proprietą di Iorio che era stata confiscata per effetto della condanna subita dall' imprenditore nell' ambito del processo "Spartacus." La "Beton Campania s.r.l", formalmente intestata a Nicola Corvino, 59 anni, di Casal di Principe e Michele Viscosi, 45, di Curti (Caserta) era in realtą riconducibile a Iorio che aveva riassunto pienamente il controllo della societą. Iorio, ritenuto dagli investigatori un esponente del clan dei Casalesi, nel giro di pochi anni aveva avuto una rapida ascesa imprenditoriale nel settore edilizio e della produzione di calcestruzzo. Il clan dei Casalesi - secondo quanto emerso dalle indagini - aveva costituito un consorzio, il Cedic, nel mercato del calcestruzzo, per controllare gli imprenditori ed imporre il monopolio nel settore. Iorio aveva svolto il ruolo di intermediario tra il clan e l' impresa Pizzarotti, vincitrice dell'appalto per la costruzione del carcere di Santa Maria Capua Vetere. (27 marzo 2009)

 
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