MADDALONI (Caserta) - Quattro persone, tra cui una donna, sono state fermate dai carabinieri a Maddaloni (Caserta) su ordine dei pm della Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Si tratta di Clemente di Crescenzo, di 31 anni, Angelo Esposito, 30, Pietro Folgieri, 43, e Filomena Cristiano, 21. I quattro sono accusati di strage, ricettazione, detenzione illegale di armi ed esplosivi con l'aggravante del metodo mafioso. I quattro il 5 marzo scorso avrebbero organizzato una spedizione punitiva in via Palladino, a Mondragone, nei confronti di Lucia Picillo. La donna e' la vedova del boss Angelo Amoroso, arrestata ieri dai carabinieri del comando provinciale di Caserta, con altre 27 persone in quanto appartenenti ai clan che dominano la zona maddalonese. Per l'attentato gli indagati hanno usato tre bombe carta collegate tra di loro per un peso complessivo di 4 chilogrammi e mezzo. L'ordigno era legato con il nastro adesivo ad una bombola di gas da campeggio del peso di 3 chilogrammi e mezzo. L'unione dei due ordigni avrebbe dovuto amplificare gli effetti dell'esplosione. Se cio' fosse avvenuto ci sarebbe stato il rischio che l'intero edificio fosse sventrato provocando una strage. L'intervento degli artificieri ha pero' scongiurato il pericolo di una esplosione. L'indagine, condotta a tempi di record si e' sviluppata attraverso l'utilizzo di intercettazioni telefoniche, pedinamenti e appostamenti. All'origine di questo mancato attentato i contrasti tra due gruppi criminali in guerra per l'illecita gestione dei videopoker e delle slot machines. (18 marzo 2009)
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