ACERRA (Napoli) - Un latitante, Armando Letizia di 56 anni, ritenuto esponente di primo piano della fazione del clan dei Casalesi capeggiata da Francesco Bidognetti, e' stato arrestato ad Acerra (Napoli) dalla Squadra Mobile di Caserta, al termine di indagini coordinate dal pm della Dda di Napoli Giovanni Conzo. Latitante da oltre un anno, l'arrestato e' lo zio di Giovanni Letizia, che secondo gli investigatori avrebbe fatto parte dell' ala stragista dei Casalesi, guidata da Giuseppe Setola. Armando Letizia era sfuggito un anno fa all'arresto nel corso dell'operazione ''Domizia'' della Squadra Mobile di Caserta. E' accusato di associazione per delinquere di tipo camorristico ed estorsione aggravata. Il rifugio del latitante e' stato localizzato dalla polizia in un appartamento di un vasto complesso edilizio, in una zona centrale di Acerra.
Le forze dell'ordine erano da tempo sulle tracce di Armando Letizia, il latitante ritenuto elemento di primo piano della fazione Bidognetti dei Casalesi, arrestato questa mattina ad Acerra, in provincia di Napoli. Una figura, la sua, di assoluto rilievo anche per i suoi rapporti familiari. La moglie Esterina Pagano, infatti, è la zia materna di Domenico Bidognetti e il nipote Giovanni Letizia era uno dei componenti del gruppo stragista facente capo a Giuseppe Setola. Il figlio Franco, 32 anni, inoltre, è anch'egli affiliato al clan ed è tuttora latitante. Le indagini svolte dalla Squadra Mobile di Caserta, coordinate dalla Dda partenopea, hanno evidenziato il ruolo fiduciario svolto da Letizia, storico componente del clan, e dal figlio. A loro, infatti, erano affidate le attività estorsive sul litorale domitio, nonché la gestione della cassa del sodalizio camorrista. Il provvedimento restrittivo nei suoi confronti era stato emesso dalla Dda di Napoli nello scorso mese di febbraio e ha portato all'arresto anche della moglie Esterina Pagano. E' stata, infatti, evidenziata la partecipazione di Letizia alle attività di riciclaggio dei capitali del clan, impiegati in svariate `affari' economici riconducibili al gruppo criminale. In particolare nella costituzione di una società, la Flora Ambiente Srl che, anche attraverso accordi intercorsi con i fratelli Orsi, Michele (assassinato nel giugno scorso dal gruppo di Giuseppe Setola) e Sergio, sarebbe poi divenuta il partner privato della costituenda società mista Eco 4 Spa. Un passaggio che avrebbe avuto l'obiettivo di consentire al clan Bidognetti, grazie la fraudolenta aggiudicazione di appalti pubblici indetti dal consorzio Ce4, di inserirsi nel lucroso affare della raccolta dei rifiuti. (4 marzo 2009)
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