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ROMA, CASO SETOLA: RICONOSCIMENTO DI MARONI A FORZE ORDINE DI CASERTA


ROMA - I successi raggiunti in questi mesi nella lotta al contrasto del clan dei Casalesi, nel caseratano, e più in generale nella lotta alla camorra sono il risultato di un "modello di eccellenza che vogliamo continuare ad applicare anche nella lotta alle altre organizzazioni criminali". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, nel corso di un incontro avvenuto al Viminale con i vertici delle forze dell'ordine e gli investigatori dell'Arma dei carabinieri, della Polizia di Stato e della Guardia di finanza, impegnate nel contrasto al clan dei Casalesi nel casertano. Un riconoscimento, ha spiegato Maroni nel corso dell'incontro, agli uomini e alle donne delle forze dell'ordine impegnate sul campo che hanno riscosso importanti successi nella cattura di latitanti, tra cui l'ultima del killer Giuseppe Setola e nel sequestro dei patrimoni ai gruppi della camorra. Un "modello di eccellenza", ha sottolineato Maroni, fondato sul coordinamento e sulle sinergie tra le forze dell'ordine coordinate dalla magistratura napoletana e casertana. Contro le mafie, ha poi aggiunto Maroni, c'è e ci sarà "una lotta senza quartiere e senza titubanze" che vede impegnate tutte le componenti dello Stato e la società civile "che sta dando segnali importanti". L'obiettivo "è la vittoria finale" contro le organizzazioni criminali. Alla cerimonia hanno partecipato il procuratore nazionale Antimafia, Pietro Grasso, il procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, Franco Roberti, il capo della polizia, prefetto Antonio Manganelli, il comandante generale dell'Arma dei carabinieri, generale Gianfrancesco Siazzu e il comandante in seconda della Guardia di finanza, Nino Di Paolo.
Il procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, Franco Roberti, nel corso dell'incontro avvenuto al Viminale con il ministro dell'Interno Roberto Maroni, con i vertici delle forze dell'ordine e gli investigatori impegnati nel contrasto ai clan della camorra nel casertano, ha rivolto un appello: "Per favore - ha detto Roberti, con riferimento ai successi e ai risultati positivi conseguiti da magistratura e forze dell'ordine in Campania - non cambiamo per legge il rapporto tra pm e polizia giudiziaria. Perché - ha aggiunto Roberti - così com'è va molto bene visti quali sono i risultati". Roberti ha poi ringraziato il ministro dell'Interno per l'impegno assicurato in questi mesi nella lotta alla criminalità nella provincia di Caserta e in Campania: "Abbiamo sentito, mai come in questo caso - ha sottolineato Roberti - le istituzioni molto vicine". (20 gennaio 2009)

 
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