TRENOLA DUCENTA (Caserta) - E’ durato diverse ore, dopo la fuga del superlatitante Giuseppe Setola, l’interrogatorio al quale è stata sottoposta Stefania Martinelli, moglie del pericoloso killer. La donna è stata portata nella caserma dei carabinieri del comando territoriale di Aversa dove è stata interrogata, tra gli altri, dal comandante provinciale di Caserta, colonnello Carmela Burgio e poi arrestata (non per favoreggiamento in quanto non previsto per i congiunti) per concorso in detenzione di arma e munizioni e per ricettazione (in questo caso un fermo di p.g.). Nel covo del marito, sfuggito alla cattura, e' stata infatti trovata una pistola con alcune cartucce. La Martinelli sara' nuovamente interrogata forse oggi, in carcere, alla presenza dei difensori Giuseppe e Nicola Garofalo. La Martinelli, che lo scorso novembre si assentò per alcuni giorni dall’abitazione alimentando una serie di congetture sul suo allontanamento, si trova attualmente a piede libero nell’ambito dell’inchiesta Domizia scattata la scorsa primavera anche a carico del marito e di circa trenta persone. Destinatari personaggi ritenuti legati al clan camorristico dei Casalesi. Dalle indagini coordinate dai pm della Dda di Napoli Francesco Curcio, Marco Del Gaudio, da Raffaele Marino e da Lucio Di Pietro della Dna, è emerso - grazie anche alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Luigi Diana, prima esponente di primo piano del clan dei Casalesi che il gruppo si era reso responsabile di una moltitudine di estorsioni verificatesi a tappeto contro imprese edili, commercianti, imprenditori di qualsiasi genere dell'intera area Domizia e dell'immediato entroterra. Intanto a Lago Patria è stata trovata anche l’auto con la quale è fuggito Setola dopo averla rapinata a una donna. (12 gennaio 2009-19:10)