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SPARATORIA A TRENTOLA DUCENTA (CASERTA): DUE FORSE GLI OBIETTIVI


TRENTOLA DUCENTA (Caserta) - Volevano intimidire - stando a quanto si apprende da indiscrezioni - il figlio di un boss dei Casalesi, ovvero Salvatore Orabona, coinvolto qualche anno fa nell'inchiesta «Latte e Camorra» insieme al padre Antonio e alla moglie del boss Sandokan: è per questo che l'altra notte, in via Caravaggio a Trentola Ducenta, un commando ha sparato oltre centodieci colpi di pistola di grosso calibro e di kalashnikov. Ma tra gli obiettivi della sparatoria ci sarebbe stato anche un altro pregiudicato scarcerato da pochi giorni: si tratta di Pietro Falcone (il padre fu ucciso negli anni Novanta) condannato alcuni anni fa per il concorso nell’omicidio – commesso insieme a due complici – di Giovanni Tonziello, tabaccaio ucciso nell'agro aversano nel 2001. Gli inquirenti si celano dietro il riserbo ma la sparatoria potrebbe essere letta come un avvertimento per qualche presunto sconfinamento nell’attività del clan di Setola. Non era, dunque, l'abitazione di Giuseppina Molitierno, rimasta ferita alla gamba, all'anca ed i glutei, il bersaglio del raid dimostrativo messo in atto da ignoti. Il marito della donna non ha precedenti penali e, secondo gli agenti del Commissariato di Aversa, non ha alcun legame con il clan. Il vero obiettivo dell'atto dimostrativo del gruppo di fuoco era, invece, il villino nel quale vive il giovane pregiudicato, Salvatore Orabona, poco più di 30 anni, anni, figlio di Antonio ritenuto un elemento di vertice dei «Casalesi», poco distante dall'abitazione della Molitierno, in via Vittorio Alfieri. La Molitierno è stata colpita mentre era in cucina, al primo piano del villino contro cui sono stati esplosi oltre 22 colpi. Novanta, invece, i bossoli recuperati in via Caravaggio, davanti all'abitazione del pregiudicato. Episodi come quelli della notte scorsa sono stati registrati negli ultimi mesi anche in altri centri dell'agro aversano contro abitazioni di imprenditori, saracinesche dei negozi: obiettivo il pagamento del pizzo. (13 dicembre 2008)

 
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