nCaserta Sette - informazione - news - attualità - cronaca - sport - turismo - musica e arte - reggia di caserta - giornalisti - giornalismop - attualità - omicidi - rapine - storia di caserta - per caserta - in caserta - con caserta


Privacy Policy / Cookies


IL TG ON LINE E' OFFERTO DA


GUARDA QUI LE VIDEONEWS


TV LIBERE: GIORNALISTI DI CASERTA A MATRIX


Il Blog di Prospero Cecere


UFFICI STAMPA TOP TEN A CASERTA (New Entry)

  
  Collabora con Noi
  Per Aziende ed Enti
  La tua vicenda qui
  Archivio Giornali
  Gerenza
  Servizi Emittenti Tv
  Spot & Doppiaggi
  Archivio Servizi Tg
  I tuoi ricordi in Dvd
  Musica-Party-Sfilate
  www.sannioturismo.com



  Archivio news
  Argomenti
  Cerca nel sito
  Invia una news
  Lista iscritti
  Messaggi privati
  News
  Recommend_Plus
  Sondaggi
MARCHI CIRIO-PARMALAT IMPOSTI DA CAMORRA: I CAPALDO NON RISPONDONO


Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, nel corso dell' interrogatorio di ieri davanti al gip Ettore Favara, gli imprenditori Otello, Nicola e Raffaele Capaldo (un quarto familiare, Filippo è ancora irreperibile), destinatari di ordinanze di custodia cautelare in carcere nell'ambito dell'inchiesta della Dda sul monopolio della vendita del latte Cirio e Parmalat imposta dalla camorra. Gli interrogatori degli indagati riprenderanno domani. Nei giorni scorsi, nell' ambito dell' inchiesta, sono state arrestate 18 persone per associazione camorristica, estorsione ed illecita concorrenza. I Capaldo, originari di San Cipriano d'Aversa (Caserta) sono ritenuti a capo di varie società con sede a San Marcellino (Beval, Euromilk e Italcom), operanti nella distribuzione del latte e utilizzate per imporre i marchi Cirio e Parmalat estromettendo dal mercato ditte casertane concorrenti dei due grossi gruppi. Nell'inchiesta - basata anche sulle dichiarazioni dei pentiti Dario De Simone, Cuono Lettieri, Antonio D'Addio e Domenico Frascogna - si fa riferimento anche a tangenti versate alla camorra dalle sedi campane della Cirio e della Parmalat. Secondo l'accusa, uno dei Capaldo avrebbe tentato anche di sviare le indagini sugli episodi d' intimidazione che venivano commessi ai danni degli automezzi di una società concorrente, facendo presentare da un loro autista una denuncia di minacce avanzata da alcuni ignoti (in realtà mai avvenute) che avrebbero bloccato un camion dei Capaldo nel corso del giro di consegne. La denuncia fu presentata ai carabinieri di Baia Domizia nell'estate dello scorso anno, a poche ore dalla notizia riguardante l'intenzione del titolare del gruppo "Foreste Molisane" Giuseppe Gravante, di abbandonare il servizio di distribuzione sul litorale domizio in seguito alle minacce ricevute dai suoi dipendenti.

 
· Inoltre Giudiziaria
· News di redazione


Articolo più letto relativo a Giudiziaria:
USURA VIP A CASERTA:RESTANO IN CARCERE IL GIOIELLIERE TRONCO E GLI IMPRENDITORI

Punteggio medio: 0
Voti: 0

Ti prego, aspetta un secondo e vota per questo articolo:

Eccellente
Ottimo
Buono
Normale
Cattivo



 Pagina Stampabile  Pagina Stampabile

 Invia questo Articolo ad un Amico  Invia questo Articolo ad un Amico

www.casertasette.it