CASERTA - "La morte dei due poliziotti, Gabriele Rossi e Francesco Alighieri, durante un inseguimento ad una vettura che non si era fermata all'alt, nel settembre scorso a Villa Literno, non è stata vana. Con il loro sacrificio hanno maggiormente contribuito a far capire l'importanza del territorio casertano, evidenziando tutti i suoi limiti e soprattutto evidenziando la necessità di ripristinare la legalità". Lo ha sottolineato il questore di Caserta, Carmelo Casabona , parlando con i giornalisti, a margine del rito funebre officiato dal vescovo, mons. Bruno Schettino, nella Chiesa Madre di Castelvolturno. "I due nostri giovani agenti - ha aggiunto Casabona - sono morti nel Casertano per tutelare la sicurezza dei cittadini;sono due vittime del dovere; venivano dal Nord dell'Italia per collaborare con noi per affermare la legalità nel nostro territorio. Li hanno ricordati oggi - ha concluso il questore di Caserta - le massime autorità civili e militari della Provincia, ma anche tanti cittadini di Castelvolturno".
Parla il sindaco Nuzzo "La popolazione di Castelvolturno é con lo Stato. Saremo al fianco sempre di coloro che combattono per la nostra libertà e per riaffermare i valori della democrazia". Lo ha dichiarato il sindaco di Castelvolturno , Franco Nuzzo, rivolgendosi al vice capo della Polizia, Nicola Cavaliere, intervenuto nella Chiesa Madre del centro del litorale casertano, ad una funzione religiosa , officiata dal vescovo di Capua, mons. Bruno Schettino, in suffragio dei due poliziotti del Reparto Prevenzione Crimine del Piedimonte. I due agenti morirono in un incidente stradale, mentre inseguivano una vettura che non si era fermata all'alt alla periferia di Villa Luiterno, comune poco distante da Castelvolturno. "Le inerzie del passato - ha aggiunto Nuzzo - hanno creato una indifferenza nella gente, ma oggi le coscienze si sono risvegliate proprio perché hanno visto che l'antistato sta ricevendo quelle sconfitte che tutti auspicavano e che nessuno riusciva ad immaginare così eclatanti e continue". La funzione religiosa in suffraggio dei due poliziotti, Gabriele Rossi e Francesco Alighieri, morti pochi giorni dopo il loro arrivo nel casertano per rafforzare le attività di contrasto ai clan, è stata organizzata dall'amministrazione comunale di Castelvolturno, ha aggiunto Nuzzo, per "affermare due sentimenti: da un lato le forze dell'ordine che sono morte nell'adempimento del dovere per i nostri diritti di libertà ci appartengono, in secondo luogo per dire che noi attendiamo che l'impegno da parte dello Stato continui con forza, con decisione e soprattutto con una permanenza che deve superare il concetto di occasionalita".
Parla il vescovo Schettino "Castelvolturno, pur con tutti i limiti e la sua complessità sociale, sicuramente per la presenza di molteplici etnie e culture diverse può diventare un grande laboratorio della multiculturalità". Lo ha detto all'omelia della messa concelebrata nella chiesa dell'Annunziata del centro del litorale casertano, in memoria del due agenti di Polizia morti nel settembre scorso nell'adempimento del loro dovere, il vescovo della diocesi, mons. Bruno Schettino. A parere del presule "non è tanto interessante la intercultura, per cui una cultura si differenzia e diventa contro l'altra o si differenzia da altre, quando la multiculturalità, che significa laboratorio di diverse esperienze umane, religiose e culturali". (14 novembre 2008)