CASERTA – Lacrime e commozione, nel Duomo di Caserta dove da oggi è stata allestita la camera ardente che ha accolto le quattro vittime - atleti e dirigenti della sezione under 15 della Eldo Juvecaserta - rimaste coinvolte in un incidente stradale nel Salernitano donmenica mattina. Le salme sono arrivate nel pomeriggio, mentre in queste ore l’amministrazione comunale di Caserta ha reso noto della proclamazione del lutto cittadino: il provvedimento è stato adottato questa mattina nel corso di una riunione straordinaria della Giunta comunale presieduta dal sindaco Nicodemo Petteruti. I funerali, salvo complicazioni, potrebbero essere celebrati già domani. Le vittime dell'incidente sono Paolo Mercaldo, 14 anni, liceale; il papà Luigi, consulente assicurativo; l'allenatore Gianluca Noia, 27 anni, laureato in legge e la dirigente Emanuela Gallicola, 46 anni, bancaria, figlia di un ex sindaco di Caserta e sorella di un noto avvocato che si occupa di tutela dei consumatori morti a seguito di un incidente stradale avenuto a Buccino, in provincia di Salerno. Intanto, restano gravi le condizioni del giovane cestista 14enne della stessa squadra, coinvolto nello stesso incidente. Rosario De Felice, questo il suo nome, è ricoverato nel reparto di rianimazione dell'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno, dove domenica sera è stato sottoposto ad un altro delicato intervento chirurgico, dopo quello della mattinata per l'asportazione della milza. Il ragazzo ha subito un forte trauma toracico e lesioni polmonari, nonché altri seri traumi. E sono gravi le condizioni anche di Franco Maiolo, l'autista del furgone adibito a trasporto giornali che, in seguito ad un salto di corsia, ha occupato il tratto di carreggiata che stava percorrendo, in senso opposto, il monovolume con a bordo la squadra di basket. Maiolo é attualmente ricoverato in prognosi riservata nel reparto di rianimazione dell'ospedale San Luca di Vallo della Lucania. A celebrare le esequie, rende noto la Eldo Juvecaserta, sarà il vescovo di Caserta mons. Raffele Nogaro. Intanto sono tantissime le e-mail e le lettere di solidarietà che stanno arrivando alla sede della Eldo: a spedirle giovani tifosi ma anche le altre squadre di basket, di Caserta e non. E' attesa, invece, solo per oggi, secondo quanto si è appreso, dopo l'esame autoptico, la salma del papà del giovane cestista casertano, Luigi, che era alla guida del monovolume scontratosi con un furgone adibito al trasporto di giornali, che, per cause imprecisate, secondo i rilievi della Polizia Stradale, è sbandato effettuando un salto di corsia. Si apprende inoltre che una delegazione di dirigenti e allenatori della Timberwolves Potenza (la squadra under 15 che domenica mattina avrebbe dovuto affrontare la Juve Caserta) sarà presente ai funerali delle quattro persone morte nell'incidente. Lo ha riferito l'allenatore della squadra potentina, Gianfranco Pace. «E' una tragedia - ha spiegato Pace, che ricopre anche il ruolo di presidente regionale della Basilicata del Comitato allenatori - che ha colpito tutto il movimento lucano della pallacanestro. E' stata una giornata terribile, che non riusciremo mai a cancellare». In un comunicato, il Comitato lucano della Fip (Federazione italiana pallacanestro) ha sottolineato che «la comunità cestistica lucana, annientata dal dolore, è vicina alla società campana e alle famiglie di coloro che hanno perso vita in nome dello sport». E dopo il cordoglio del presidente provinciale di Caserta del Coni, Michele De Simone, è arrivato anche quello del presidente regionale del Coni, Giovanni Ugatti. «E' una giornata di grande lutto per il mondo dello sport italiano, per quello campano in particolare - scrive Ugatti - La tragedia che si è consumata domenica mattina ha trasformato quella che doveva essere una giornata di festa condita da sano agonismo giovanile in un dramma che difficilmente riusciremo a dimenticare. Il Comitato Regionale con tutti i suoi componenti é vicino alla Eldo Caserta per la perdita dei suoi atleti e dei suoi dirigenti, ma maggiormente alle famiglie degli sportivi deceduti e si augura che i feriti possano al più presto tornare a sorridere». «Abbiamo sempre detto che lo sport fortifica, insegna valori sani e spinge ad uno stile di vita migliore- aggiunge - pensare che proprio per lo sport, per questa sana passione, delle vite sono state stroncate, è qualcosa che ci devasta". "Ora, però, l'impegno di tutti deve essere teso ai giovani che hanno subito lo shock di vedere la vita dei propri amici spezzata - conclude - e, magari, fargli comprendere che proprio con lo sport potranno continuare a tenere in vita il ricordo di quei giovani giocatori, dei loro cari amici». (10 novembre 2008-17:30)