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Media & Gossip: l'addetta stampa (con tesserino?) del sindaco Giudicianni non ha riferito al primo cittadino che c'è libertà di stampa e di pensiero in Italia...

CASERTA (di Sergio Tanzarella, ex deputato) - Apprendo con sconcerto della vile aggressione di cui è stato vittima il giornalista Mario Tudisco il giorno 31 ottobre. Vile perché realizzata da chi come sindaco di una città dovrebbe essere alfiere della legalità e conoscere il proprio ruolo e le proprie responsabilità come garante delle leggi e innanzitutto delle libertà che sono a fondamento delle garanzie costituzionali. L'episodio è poi doppiamente grave sia perché colpisce un cittadino che ha dato prova in questi anni di una passione civile esemplare, sia perché questo cittadino è anche un giornalista, quindi investito di un particolare ruolo professionale. Ed è questo il motivo che rende gravissimo l'incredibile gesto di aggressione subito da Mario Tudisco. Il sindaco di Santa Maria C.V. non intendeva reprimere un reato (reato tra l'altro inesistente!), ma schiacciare con questa aggressione la libertà di informazione sempre sostenuta da Mario Tudisco. Una goffa e squallida vendetta nei confronti di un giornalista non asservito e che ha denunciato in questi mesi l'inettitudine della gestione comunale. Se Tudisco si sbaglia il sindaco ha tutti i mezzi per smentirlo con parole e con fatti: soprattutto mostrando le benemerenze della sua amministrazione. Il vero problema è che queste benemerenze la sua amministrazione non le possiede. E allora ricorre all'azione violenta e all'aggressione nei confronti di chi denunzia quotidianamente l'inettitudine amministrativa. Spero che il sindaco risponda al più presto davanti alla Legge di questa sua aggressionevendetta e che i cittadini di Santa Maria C.V. comprendano l'errore di persona che hanno commesso facendosi rappresentare da un tale soggetto. C'è tempo per riparare: la città ha certo persone degne che la possono rappresentare senza vergogna e senza violenze. A Mario Tudisco posso solo riaffermare la mia grande stima, rendendomi disponibile per un incontro pubblico - che ritengo necessario - che manifesti la solidarietà nei suoi confronti e i principi costituzionali di libertà di informazione e di critica che molti sindaci sceriffi cercano di cancellare. (2 novembre 2008)