CASAL DI PRINCIPE (Caserta) - Oreste Spagnuolo prima, Emilio Di Caterina subito dopo e, secondo quanto si apprende dalla Dda di Napoli, ''nei prossimi giorni contiamo di avere altri nomi''. I Casalesi, sul piano dell'ordine pubblico si sentono ''braccati': anche se dal punto di vista economico sono ancora ''molto forti''. La presenza delle forze dell'ordine, dei militari, la pressione investigativa: tutto questo sta procurando ai Casalesi ''difficolta' di movimento sul territorio'', dicono fonti autorevoli della Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Poi, ci sono i collaboratori di giustizia: Spagnuolo, soprattutto, elemento di spicco dell'ala stragista del clan, quella che fa capo al latitante Giuseppe Setola, che sta facendo luce sul clan e che ''ha dato un colpo importante''. Collaborazioni, dice la Dda, ''che tra i Casalesi si sono verificate anche prima dell'escalation degli ultimi omicidi e che aumentano man mano che aumenta la pressione investigativa''. (20 ottobre 2008)
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