Una delegazione di allevatori del settore bufalino operanti sul territorio del Matese è stata ricevuta nei giorni dal senatore del Pdl Carlo Sarro per discuetere della gravi critiche da ornai troppo tempo attanaglia il mondo dell’agricoltura e, in particolare, il settore della zootecnia. Una grave situazione determinata dalle continue emergenze a carattere fito-sanitarie, a partire da quella sulla diossina, che però non ha minimamente interessato le aziende matesine, e finendo a quella sui rifiuti che hanno provocato un clamore mediatico che, alla fine, ha avuto conseguenze negative sull’intero settore a livello provinciale, influendo pesantemente sulle vendite. Ma le ripercussioni nefaste hanno portato anche ad una radicale diminuzione del prezzo pagato per ogni litro di latte bufalino che oggi a stento copre i costi di produzione, attesi anche gli ingenti rincari dei prezzi del petrolio e dei mangimi. A fronte del continuo rincaro dei casti, però, è stato sottolineato dagli allevatori, la qualità del latte è rimasta inalterata tanto, soprattutto per quello prodotto nel Matese che è il migliore in assoluto su scala nazionale. Il senatore Sarro è convenuto con i rappresentanti del settore zootecnico sulla necessità di convocare un tavolo a livello provinciale, probabilmente in Prefettura, tra le associazioni di categoria, le istituzioni locali ed i rappresentanti politici per ricercare le giuste soluzioni tecnico-organizzative in grado di trovare una soluzione adeguata alla perdurante crisi del mondo dell’agricoltura. “Anche il settore della zootecnia rappresentato da tanti allevatori che hanno fatto della qualità la loro sfida quotidiana, senza però ottenere un giusto riconoscimento in cambio-ha dichiarato il senatore Sarro-ha bisogno di essere sostenuto, con strategie diverse al passato atteso che finora non ci sono state risposte adeguate. L’agricoltura rappresenta pur sempre un pilastro della nostra economia, ed anche in prospettiva futura, per cui deve esserci maggiore attenzione da parte di chi ha responsabilità politico-istituzionali affinché vengano ricercate ed individuate le giuste soluzioni ad una problematica così vasta che interessa tanti piccoli e medi imprenditori, la cui cooperazione tesa anche a valorizzare le peculiarità locali deve essere incoraggiata con tutti i mezzi a disposizione”. (18 ottobre 2008)
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