CASERTA - Notizie fresche come i verbali di un pentito di camorra depositati lo scorso 30 settembre, arrivano direttamente a un settimanale nazionale che per la quarta volta, pubblica alcune accuse di collaboratori rivolte al vice ministro all'ecnoia Nicola Cosentino che, precisa il settimanale, è di Casal di Principe (in provincia di Caserta molti parlamentari provengono dall'aversano e da zone a rischio camorra, anche Lorenzo Diana nipote di Giacomo Diana, detto Cappellone, re delle discariche della camorra e poi pentitosi - N.d.r). Questa volta secondo le ferneticanti accuse del pentito - riportate dal settimanale - Cosentino avrebbe consegnato dei 'pizzini' al boss Sandokan. Sarebbe stato il postino dei messaggi del boss Francesco Schiavone. L'attuale sottosegretario avrebbe trasmesso gli ordini del capoclan, poi condannato a tre ergastoli e decine di anni di galera per reati gravissimi che vanno dall'omicidio all'associazione camorristica. Le dichiarazioni del pentito arrivano sincronizzate con quelle di altri collaboratori finite sempre sul settimanale con il quale collabora l'autore di Gomorra. (9 ottobre 2008)