"I risultati dell'inchiesta dei carabinieri sul rispetto delle norme della Legge Bossi-Fini è l' ennesimo episodio di speculazione sulle spalle degli immigrati". Lo afferma il presidente della Provincia Riccardo Ventre, commentando i risultati dell'operazione. "Un plauso va rivolto all' operato delle forze dell'ordine - ha aggiunto Ventre - la cui azione tuttavia, non è da sola sufficiente per eliminare o almeno ridurre la speculazione sul lavoro di altri esseri umani". Secondo il presidente della Provincia di Caserta "occorre una presa di coscienza individuale e collettiva affinché vi sia la consapevolezza della sacralità del lavoro. Per quanto riguarda la provincia questo è uno degli aspetti che noi trattiamo nel programma di educazione alla legalità, con l'auspicio che almeno le future generazioni possano avere il rispetto delle persone". Per il sindaco di Castelvolturno, Antonio Scalzone "i dati diffusi dal Comando ispettorato del lavoro dei carabinieri sono di gran lunga inferiori alla realtà. "L'indagine, ad esempio, non tiene conto dei lavoratori autonomi e dell' ambulantato. Il solo comune di Castelvolturno, nel cui territorio la presenza di extracomunitari è valutata nell'ordine delle 6 mila unità, come atto dovuto, sulla base della legge Bossi-Fini, ha rilasciato 600 autorizzazioni a svolgere attività di ambulante, che gli immigrati hanno esibito per ottenere il permesso di soggiorno sul nostro territorio, però di venditori ambulanti se ne vedono davvero pochi.". Per il presidente della Camera di Commercio, Gustavo Ascione, i risultati dell' operazione dei carabinieri "dimostra come il problema dell'illegalità diffusa nel mondo del lavoro sia una realtà presente anche in provincia di Caserta. La Camera di Commercio - ha aggiunto Ascione - di concerto con le altre istituzioni, si adopererà affinché "sia più incisiva l'azione volta a prevenire e reprimere questo fenomeno".