Sarà accolto nel Palazzo di Città, il prossimo 5 marzo, alle ore 11. Monsignor Mario Milano, Vescovo di Aversa, si recherà, in forma ufficiale, in visita agli amministratori di Aversa. L’incontro con l’istituzione comunale si inserisce nell’ambito della visita pastorale della Parrocchia di San Filippo e Giacomo. Il Comune di Aversa, facendo parte territorialmente della parrocchia, entra a far parte dell’agenda pastorale della visita di tutta la parrocchia, in programma dal 4 al 6 marzo. Si tratta di un evento storico per l’amministrazione di Aversa: è’ la prima volta, infatti, che monsignor Milano si reca, ufficialmente, in visita al Comune della Città. Il sindaco Domenico Ciaramella, in occasione dell’evento, incoraggia tutti gli amministratori ad una riflessione dei rapporti tra politica e religione. “La religione - dice - ha ricoperto un ruolo importante nella vita delle società umane, da essa è scaturita un'educazione ai costumi e alla vita pubblica che ha dato un'impronta significativa e ancora chiaramente identificabile a tutto il mondo occidentale. Ma la religione - proprio per questo suo potere di intrecciare i più diversi aspetti della vita: il sentimento di importanza e di riverenza verso le cose, il senso di giustizia, la ritualizzazione e l’articolazione della vita sociale - ha rappresentato un insuperabile strumento di organizzazione del potere. La religione é stata spesso anche una fonte d'ispirazione al cambiamento e al progresso. Essa ha provocato dei sentimenti ed ha offerto dei concetti con cui guardare il mondo in una luce diversa, scorgendo le ingiustizie e le discriminazioni, rispondendo alle sofferenze con la compassione. L’immagine di Dio - padrone dell’universo - ha mostrato la futilità e la vanità delle nostre presunzioni ed aspirazioni, insegnandoci l’umiltà e l’immedesimazione. La politica non può non tener conto dell’orizzonte valoriale offerto dalla religione cattolica. Fare politica, nel senso più vero del termine, significa avere come obiettivo l’interesse pubblico. In questo senso, gli amministratori e i rappresentanti di partito devono continuare ad avere come punto di riferimento costante nell’azione quotidiana il quadro di valori e di obiettivi offerto dal cattolicesimo”.