Quaranta colpi sparati da un kalashnikov hanno perforato cinque autovetture della concessionaria d'auto 'Tamburrino motors' di Luigi Tamburrino questa notte a Parete, nel casertano. Parete e' il centro di Terra di Lavoro che dal 2003 e' diventata la nuova roccaforte del clan di Raffaele e Aniello Bidognetti, figli del boss Francesco detto Cicciotto e'mezzanotte, attualmente detenuto. Uno dei titolari della concessionaria e' stato coinvolto in un'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia del gennaio scorso sfociata in undici arresti e nel sequestro preventivo di beni per 8,5 milioni di euro; indagine che aveva scoperto che il boss latitante Michele Zagaria aveva incaricato Luigi Tamburrino e Nicola Verolla, di Lusciano, di accompagnare il titolare della societa' edile Emini ad alcuni incontri con i referenti del clan dei Casalesi. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, i colpi sarebbero stati esplosi da un commando specializzato ed esperto e non si esclude che l'episodio sia riconducibile ad una faida interna al clan Bidognetti. Tamburrino, infatti, e' legato da vincoli parentali con Francesco e Aniello Bidognetti. (10 luglio 2008 - 23:00)