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TURISMO, BAIA DOMIZIA (CASERTA): SI INAUGURA OGGI L'ARENA D'ARTE


BAIA DOMIZIA (Caserta) – Si chiama “L’arena d’Arte”, il festival internazionale di sculture di sabbia che verrà inaugurato stamani a Baia Domizia, per terminare il prossimo 31 agosto. Ad organizzarlo – nell’ambito della rassegna “Un mare di energia”, che prevede un ricco programma di iniziative tese a favorire il rilancio turistico del litorale – sono l’Ept, il Coni e la Pro loco, in collaborazione con la Provincia ed i Comuni di Sessa Aurunca, Castel Volturno, Cellole e Mondragone. Sei artisti provenienti da tre diversi continenti - John e Laura Gowdy (Stati Uniti), Tim Handford (Gran Bretagna), Wilfred Stijger ed Edith Van de Wetering (Olanda), Katsuhiko Chaen (Giappone) – sotto la direzione tecnica dell’italiano Leonardo Ugolini, hanno realizzato veri e proprie monumenti di sabbia che riproducono fedelmente alcuni dei tesori più rappresentativi del territorio: la Reggia vanvitelliana; l’Acquedotto Carolino; l’anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere; le Matres Matutae, conservate al Museo Campano di Capua; la splendida statua di Matidia Minore, custodita nel museo di Sessa. Ma tra le sculture va segnalata anche quella dedicata al suggestivo borgo di Teano, dove - il 26 ottobre del 1860 - avvenne lo storico incontro tra Vittorio Emanuele II e Garibaldi, che segnò la nascita dell’Italia unita. La manifestazione è stata presentata, ieri (venerdì, ndr), nel corso di una conferenza stampa tenuta all’interno della tensostruttura ubicata sul lungomare del centro sociale (nei pressi dell’ex Sporting club, ndr), che accoglie le sculture. Vi hanno preso parte: il presidente dell’Ept, Enzo Iodice; la direttrice artistica della rassegna “Un mare di energia”, Paola Servillo; il sindaco di Sessa Aurunca, Luciano Di Meo; il presidente della sezione Turismo dell’Unione industriali, Cristoforo Coppola; e il presidente della Pro Loco di Baia Domizia, Domenico Spena; il direttore artistico di “L’Arena d’arte”, Leonardo Ugolini. “E’ la prima volta in assoluto che un evento del genere viene ospitato in una località del Centro-Sud - sottolinea Iodice -. Sin dal primo giorno in cui ho assunto l’incarico ho ritenuto di dover concentrare l’attenzione sul rilancio turistico del litorale, affinché torni ad essere una risorsa fondamentale per l’intera provincia. Un tempo Baia Domizia era considerata ‘la perla del Tirreno’: stiamo lavorando perché sia così. Quest’evento rappresenta solo la prima tappa di un lungo percorso”. La scelta del tema, poi è tutt’altro che casuale: “Agli artisti – spiega Iodice – abbiamo chiesto espressamente di volgere l’attenzione al nostro ingente patrimonio dei beni culturali, perché l’auspicio è che la visione delle riproduzioni in scala dei monumenti, possa stimolare nei visitatori la curiosità di andarli a vedere dal vivo”. Il sindaco di Sessa, Luciano Di Meo, pone l’accento sulla virtuosa sinergia istituzionale che ha caratterizzato l’organizzazione della kermesse: “Oggi – dice -si inaugura un nuovo modo di fare turismo e di promuovere il territorio e si dimostra che le cose si fatte insieme danno sempre buoni frutti. Al Nord queste manifestazioni attirano ogni volta centinaia di migliaia di visitatori. Speriamo sia così anche stavolta”. Di Meo, inoltre, annuncia che “Matidia tornerà ad essere visitabile a partire dal 20 luglio”, perché entro quella data dovrebbero terminare i lavori di restauro nell’ala del castello che ospita il museo civico. “E’ una bellissima iniziativa destinata a riverberare i suoi effetti positivi su tutto il litorale”, dichiara il presidente degli industriali alberghieri di Terra di Lavoro, Cristoforo Coppola. Il direttore tecnico, Leonardo Ugolini, si sofferma sulle origini di quella che a giusta ragione definisce “una forma d’arte a tutti gli effetti”: “E’ nata negli Stati Uniti – spiega - e si è diffusa rapidamente in numerosi altri Paesi, con mostre, gare e perfino un campionato del mondo. Ormai spopola ovunque: Canada, California, Olanda, Belgio. Fino all’Australia ed alla Cina, dove si celebra l’imperdibile festival di Zoushan. Ed è così, ormai, anche in Italia: l’anno scorso a Jesolo si sono registrati circa 200 mila visitatori”. Infine, Ugolini, sollecitate dalle domande dei giornalisti, rivela qualcuno dei “segreti” del mestiere: “Perché si conservino più a lungo, le sculture devono essere realizzate con sabbia di fiume, che trattiene meglio l’umidità. E alla fine vanno ricoperte con un mix di acqua e colla vinilica”. (5 luglio 2008-10:15)

 
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