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CRIMINE, CASERTA: CARABINIERI FERMANO COMPLICI AUTORI CAVALO DI RITORNO


I carabinieri di S.Maria Capua Vetere hanno arrestato i complici di Vincenzo Cigliato, di 46 anni, di Giugliano, arrestato il 26 aprile scorso a Melito (Napoli), con l'accusa di tentata estorsione (aveva tentato il cosiddetto "cavallo di ritorno", cioé di rivendere al proprietario l'auto che aveva rubato a San Prisco). Cigliato era stato bloccato da un sottufficiale dell'Arma dopo avere ritirato nel luogo convenuto, un pacchetto che avrebbe dovuto contenere il denaro. I due complici, invece, riuscirono a fuggire, ma sono stati identificati, anche sulla base di intercettazioni ambientali eseguite nel carcere di Poggioreale dove è detenuto Cigliato. I due, Santo Perfetto, di 37 anni, cognato di Cigliato, accusato di favoreggiamento aggravato per avere dato alle fiamme la vettura rubata , una Audi A 2 e far venire meno le prove di colpevolezza di Cigliato, e Antonio Cuciniello, di 32 anni, accusato di concorso in tentata estorsione, sono stati arrestati. Durante le fasi della cattura sul telefono cellulare di uno degli arrestati, sequestrato dai carabinieri, è giunta una chiamata alla quale ha risposto un sottufficiale, fingendo di essere il proprietario del telefonino. Nel corso di una breve conversazione una persona, presentatasi come "Michele di Marano" ha riferito che l'affare del 'Thompson e degli altri due' non era andato a buon fine. Il militare, simulando di aver trovato un nuovo acquirente, ha stabilito un incontro durante la notte a Marano (Napoli), che ha portato all'arresto di Michele Messina, di 41 anni di Napoli, con l'accusa detenzione di armi e munizioni. Il "Thompson e gli altri due", erano, infatti, tre armi da guerra risalenti all'ultimo conflitto mondiale, perfettamente funzionamenti nascosti nel bagagliaio di un'auto. (26 giugno 2008)

 
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