CASERTA - I carabinieri del Comando provinciale di Caserta hanno eseguito questa mattina sei ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dalla sezione del Riesame del Tribunale di Napoli, nei confronti di altrettanti esponenti di clan camorristici del Casertano e del Napoletano, accusati a vario titolo di duplice omicidio e porto e detenzione di armi e munizioni. In particolare i destinatari dei provvedimenti restrittivi , secondo le accuse appartenenti all'organizzazione camorristica casertana dei 'Casalesi' ed a quelle dei 'Petito-Ranucci' e dei 'Mallardo' dei confinanti comuni napoletani di S.Antimo e Giugliano, sono accusati degli omicidi di Giuseppe Puca e Domenico Guerra, entrambi affiliati al clan Puca di S.Antimo, uccisi in un agguato a Casal di Principe, nel marzo di 14 anni fa. Il clan Puca, hanno spiegato gli investigatori, era contrapposto in quel periodo alle famiglie Petito-Ranucci ed ai Maliardo di Giugliano, alleate con la potente organizzazione dei 'casalesi'. L'uccisione di Puca e di Guerra, hanno accertato , nel prosieguo delle indagini i carabinieri di Caserta, fu decisa per una vendetta del clan Petito-Ranucci, perché estromessa dal clan Puca, nell'attività estorsiva nella zona di S.Antimo. (18 giugno 2008)