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EMERGENZA RIFIUTI, BERLUSCONI A NAPOLI: DIALOGO CON ENTI CASERTANI


Chi si aspettava battaglia è rimasto deluso: dal vertice sui rifiuti tra Silvio Berlusconi e i rappresentanti istituzionali campani esce un quadro all'insegna dell'armonia. E' vero, i sindaci più battaglieri, quelli dei comuni individuati come sede di discarica, i 'barricaderi' della protesta, non c'erano in quanto non invitati, ma da Province e comuni capoluogo, anche governate dall'opposizione, sono arrivati solo consensi al premier che sottolineava la necessità di fare quadrato per venirne fuori. "E' stata una riunione molto utile - interviene in serata con una nota il presidente della Regione Campania Antonio Bassolino - in cui governo, istituzioni locali e forze dell'ordine hanno fatto il punto della situazione sull'emergenza rifiuti e sulle diverse soluzioni messe in campo. Al premier ho sottolineato che, nonostante i tanti sforzi e i primi passi in avanti compiuti, il sistema resta strutturalmente troppo fragile e ci espone al rischio di nuove crisi in caso di difficoltà impreviste. Per questo bisogna ampliare la nostra capacità di smaltimento, con discariche tali da avere ampi margini per completare il ciclo, e fare in modo che il decreto approvato dal governo diventi legge senza stravolgimenti". Il primo ad uscire dalla Prefettura di Napoli è il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca: "Stiamo sulla strada giusta per uscire dalla tragedia - esordisce soddisfatto - ovviamente bisogna rispettare gli impegni perché se decidiamo di aprire dieci discariche e poi non ne apriamo nessuna, finiamo in difficoltà. Non c'é molto da discutere, dobbiamo smaltire un milione e mezzo di tonnellate di rifiuti per tre anni e trovare discariche che ospitino quattro milioni e mezzo di rifiuti". Ai politici locali Berlusconi ha detto che tornerà spesso a Napoli e che l'intenzione è quella di fare sintesi al di là delle appartenenze politiche per risolvere insieme il problema. Di riunione positiva parla anche il presidente della Provincia di Caserta, Sandro De Franciscis, che ne ha "apprezzato la concretezza" pur essendo emerso anche oggi il "quadro di luci ed ombre che già sapevamo". A giudizio di De Franciscis però è molto incoraggiante anche "l'annuncio del calendario del lavoro parlamentare che dovrebbe vedere una veloce conversione del decreto" ma il presidente del Consiglio "si è impegnato a porre attenzione ai suggerimenti migliorativi che dovessero venire". "Si è intrapresa una strada che sembra essere positiva" conferma il presidente della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile. Si dice soddisfatta anche il presidente della Provincia di Avellino, Alberta De Simone: "Berlusconi si è congratulato con la provincia di Avellino - ha proseguito De Simone - per il risultato della raccolta differenziata in Irpinia e persino aperto su un piccolo impianto ad acqua che noi vogliamo realizzare per chiudere il ciclo del trattamento dei rifiuti". Avanti tutta, dunque, come su Chiaiano dove il premier tira dritto: il sito è idoneo e sarà difeso dall'Esercito. Più cauto il sottosegretario per l'emergenza rifiuti in Campania, Guido Bertolaso che, seduto accanto a lui, resta in attesa dei risultati delle analisi avviate martedì per accertare la presenza di eventuali falde acquifere o la tenuta delle pareti dell'invaso utilizzato fino a qualche anno per l'estrazione del tufo da destinare alle costruzioni. "Dalle relazioni che abbiamo - ha detto Berlusconi - siamo sicuri della idoneità di Chiaiano", mentre Bertolaso si è limitato a dire che "i tecnici dell'Arpac stanno facendo un ottimo lavoro insieme ai tecnici del commissariato. Prima vedremo i risultati poi ci fasceremo la testa". (30 maggio 2008)

 
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