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TERRENO CONFISCATO CLAN LIGATO, ATTO VANDALISMO: PARLA MAGLIOCCA


Atti di vandalismo sono stati compiuti a Pignataro Maggiore (Caserta) nel terreno confiscato al clan Ligato, dove è attualmente in corso un finanziamento da parte della Regione Campania per ristrutturare l'edificio e sviluppare attività produttive. Sconosciuti sono penetrati nell'area distruggendo circa 150 alberi di pesco. L'intera proprietà, che si estende su una superficie di circa tre ettari di terreno e comprende anche l'ex villa bunker - oggi ridotta a rudere - dei Ligato, è gestita dalla cooperativa agricola Icaro, impegnata in un progetto per produrre e vendere confetture di pesca. L'episodio è avvenuto nella notte tra domenica e lunedì, ma soltanto oggi la notizia é stata resa nota. L'episodio di devastazione della notte scorsa fa seguito a una serie di intimidazioni che i componenti della cooperativa Icaro avevano già subito e denunciato nelle scorse settimane. Il clan Ligato era noto per essere, negli anni '80, il braccio armato del potente clan camorristico dei Nuvoletta, alleato della mafia siciliana di Toto' Riina. In particolare Raffaele Antonio Ligato è stato condannato come esecutore materiale dell'omicidio del sindacalista Francesco Imposimato. L'omicidio è stato considerato una ritorsione per le indagini che Ferdinando Imposimato, fratello di Francesco, stava conducendo sulla banda della Magliana e su altri importanti fronti. "Ci troviamo di fronte ad un atto di chiaro stampo camorristico teso a colpire le forze sane del territorio che da anni stanno lavorando per recuperare i beni confiscati alla malavita". Lo sostiene Giorgio Magliocca, sindaco di Pignataro Maggiore (Caserta), a seguito della devastazione degli alberi nel terreno confiscato al clan Ligato. "Gli agronomi ci hanno spiegato che la tecnica utilizzata per devastare il pescheto - aggiunge Magliocca - è stata quella di danneggiare gli alberi per distruggerli in modo definitivo. E questo rende il gesto ancora più barbaro perché compromette un lavoro di molti anni". "Ho dato mandato al comandante della polizia municipale di fare un rapporto accurato sullo stato dei luoghi danneggiati e domani sporgerò anch'io denuncia presso il comando dei carabinieri. E' necessario - conclude Magliocca - che tutte le istituzioni e gli operatori impegnati sul territorio uniscano le forze per far in modo che questa nuova stagione all'insegna della legalità non venga fermata da questi gesti balordi". (20 maggio 2008)

 
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