Un gruppo di lavoro della Provincia di Caserta ha avviato questo fine settimana un sondaggio tra i turisti che visitano la Reggia per analizzare, tra l'altro, il grado di soddisfazione sui servizi, il giudizio su eventuali nuovi itinerari turistico-culturali e la disponibilità a trattenersi a Caserta più a lungo di fronte a costi più contenuti. E' una delle iniziative previste dal Pod, il Piano per l'ospitalità diffusa ideato dalla Provincia di Caserta per garantire al turismo culturale che gravita intorno a Terra di Lavoro strutture ricettive adeguate e tutto ciò che serve ad accogliere nel migliore dei modi i visitatori provenienti da ogni angolo del mondo. "Si calcola che nel giro di un anno - ha sottolineato il presidente Riccardo Ventre - il 30% delle informazioni turistiche passerà su Internet; di qui la proposta di creare un piano per lo sviluppo dell'ospitalità diffusa che vada proprio nella direzione di utilizzare la rete web per attrarre flussi di visitatori". La Provincia proporrà attraverso il Pod il recupero delle abitazioni civili non occupate da privati e di stabili di proprietà degli enti pubblici da destinare ad attività ricettive extra alberghiere. In particolare, dopo un'apposita e pubblica manifestazione d'interesse diffusa dalla Provincia, si potrà conoscere la disponibilità d'immobili da utilizzare per le succitate funzioni. Successivamente si stipuleranno contratti di locazione, previa indicazione del canone da parte dell'Ute. Gli immobili potranno essere resi "fitness for use" con fondi a valere sulle misure del Por Campania. La gestione dell'attività sarà affidata a cooperative di giovani che dovranno sostenere appositi corsi di formazione e preparazione. Il piano punterà a recuperare un target turistico "law price" che potrà essere fatto migrare dalla Reggia verso altri attrattori turistici della Provincia pernottando, appunto, a basso costo. Gli spostamenti dagli attrattori ai luoghi ricettivi sarà curato sempre da giovani che disporranno di mezzi di trasporto con tipologia Fiat.