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INCENDIO HARDFLEX, POCHI GATTI. COMMERCIANTE ATTACCA STATO E SVIENE


SANTA MARIA CAPUA VETERE (Caserta) - – Doveva essere una manifestazione con tante persone ma, alla fine, si è deciso di rinunciare anche alla fiaccolata. Solo poco più di cento persone (comprese forze dell’ordine e addetti ai lavori) hanno portato la solidarietà a Pietro Russo, presidente dell’associazione antiracket e titolare della fabbrica di materassi «Hardflex» incendiata dal crimine organizzata qualche giorno fa. L’assenza è stata sottolineata dallo stesso Tano Grasso, presidente del Fai (Federazione Italiana Antiracket) e da Silvana Fucito l’altra commerciante nota per essere stata vittima del racket entrambi presenti ieri all’iniziativa. Presenti, attorno all’imprenditore Pietro Russo e la moglie, il sindaco di Santa Maria Capua Vetere Giancarlo Giudicianni; il vescovo di Capua Bruno Schettino; i comandanti provinciali dei carabinieri e della Guardia di Finanza Carmelo Burgio e Francesco Mattana; il questore Carmelo Casabona; il prefetto di Caserta Ezio Monaco; il deputato Gennaro Coronella; il vice prefetto Franco Porovolo; l’assessore provinciale Enrico Milani; i responsabili di «Libera» Valerio Taglione e Giuseppe Fiorenza e tanti altri. Una presenza per dimostrare ai cittadini che le istituzioni ci sono e che, nonostante gli attacchi della criminalità organizzata, bisogna continuare a lottare. Tano Grasso ha rimarcato il valore della denuncia, del dire «no» al racket mentre il vescovo di Capua ha evidenziato la necessità di riscoprire i «valori positivi dell’uomo». Poco prima degli interventi, Davide Sannino, un giovane giunto sul posto insieme al padre, commerciante di San Giorgio a Cremano, hanno attaccato le istituzioni lamentando di essere stati abbandonati dallo Stato pur essendo stati vittima del racket. Il racconto esasperato dell’uomo gli ha provocato un malore e l’intervento di un’autombulanza. Sindaco Giudicianni: amministrazione non lascerà solo Pietro Russo

L'amministrazione comunale si schiera al fianco di Pietro Russo. Ieri pomeriggio il primo cittadino Giancarlo Giudicianni, insieme agli assessori e ai consiglieri di maggioranza e opposizione, ha manifestato tutto il proprio sostegno all'imprenditore vittima delle intimidazioni della camorra. “Siamo qui per esprimere la nostra solidarietà a Russo” – ha detto il sindaco – “ma purtroppo la solidarietà non basta. E’ necessario fare qualcosa per difendere e tutelare i commercianti che, coraggiosamente, denunciano le intimidazioni della camorra. C’è bisogno di una maggiore presenza dello Stato. L’amministrazione comunale di S. Maria Capua Vetere sarà in prima linea nella lotta al racket, insieme agli esercenti ed imprenditori che dicono no alla criminalità organizzata”. Nel segno della continuità con quanto sancito dal protocollo per la Sicurezza, il primo punto all'ordine del giorno del prossimo consiglio comunale, che avrà luogo mercoledì, sarà proprio il grave fatto criminoso verificatosi nella notte tra martedì e mercoledì. Il parlamentino cittadino ha intenzione, infatti, di non lasciare solo Pietro Russo e di portare in aula la grave vicenda per discutere delle iniziative da intraprendere.

Racket Messaggio di Solidarietà e di Legalità all'imprenditore Pietro Russo dalla Testimonial per la Pace Agnese Ginocchio (Premio nazionale Legalità Paolo Borsellino, giudice antimafia)

Santa Maria Capua Vetere (Caserta)- "Nonostante l'assordante silenzio di questo di potere, colmo dell'arroganza del tempo, stato sociale di paura e di caos che ci ritroviamo a vivere, intendiamo scendere in campo alzare la voce ed esprimere il nostro sdegno e la dura condanna per il grave attentato di sfondo camorristico consumatosi ai danni della fabbrica di materassi Hardflex di proprietà dell' imprenditore Pietro Russo, figura impegnata in primo piano nel campo della Legalità, già presidente dell'associazione antiracket: "Santa Maria per la Legalità", per la cui causa si é sempre prodigato con vero spirito di abnegazione e di intrepido coraggio" .-A parlare é la Testimonial per la Pace Agnese Ginocchio, Voce e simbolo nella nostra provincia e non solo dell'impegno per la Pace, per la difesa dei diritti sociali e civili, per la cui causa é stata premiata più volte da enti ed istituzioni. Tra i recenti premi segnaliamo proprio il: 'Premio nazionale per la Legalità Paolo Borsellino, giudice antimafia'- "Non basta più indignarci...bisogna passare all'azione, agire concretamente. BASTA a questi CRIMINI di inciviltà, BASTA alle guerre di mafia e di camorra! "Sia PACE sulle tue mura... sicurezza nei tuoi baluardi....Pace...Bisogna però costruirla la Pace...Urge perciò un radicale cambio di rotta. Urge la nascita di un movimento culturale e sociale che sia in grado di rompere i tentacoli velenosi delle mafie che avanzano inesorabilmente come ordigni micidiali senza tregua. Urge unirsi, creare reti, movimenti, azioni, essere tutti dalla parte della vita. Scegliere da che parte stare dalla vita o dalla morte. Non ci sono vie di mezzo, bisogna scegliere. Scegliere la vita significa combattere le mafie, impegnarsi a combatterle con azioni e dando noi per primi l'esempio di civilità ed il coraggio di dichiararci pe rla Pace." Esprimiamo vicinanza e solidarietà all'imprenditore Pietro Russo e alla sua famiglia- continua nella sua missiva l'ambasciatrice della Pace Agnese Ginocchio- "Di fronte a questo grave attentato intimidatorio gli chiediamo di non cedere ai ricatti camorristici, ma di continuare con perseveranza la lotta per la difesa della Legalità senza il rispetto della quale non si può costruire Pace. Si, una legalità che ieri come oggi purtroppo, continua a tingersi di rosso ovvero di martirio. Noi però non cediamo ai ricatti ma dobbiamo testimoniare la vita. Siamo dalla parte della verità consapevioli di un' unica certezza, che cioé gli empi ovvero coloro che si lasciano corrompere per potere e per denaro sporco, periranno e si consumeranno nel fuoco eterno della desolazione e lì sarà pianto e stridore di denti. L'incendio che questi vili hanno provocato ai danni di Russo, non é nulla di fronte alla pena che con le loro azioni criminose e scellerate dovranno scontare. Ravvedetevi" - ammonisce la testimonial della Pace Ginocchio - " o altrimenti perirete tutti come gli " Ignavi" nel regno dell'oltretomba, come ci ricorda l'inferno dantesco."( (16 maggio 2008)

 
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