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ESTORSIONI E REGIA ATTENTATO A PM CANTONE: ARRESTO PER FINTO PENTITO LA TORRE


FERRARA - Questo pomeriggio, a Ferrara, i Carabinieri del Comando Provinciale di Caserta hanno dato esecuzione ad ordinanza di applicazione di misura cautelare nei confronti di Augusto Tiberio LA TORRE, 46enne, capo dell’omonimo clan, detto anche dei “chiuovi”, operante in Mondragone (Caserta) e zone limitrofe. Il predetto, già collaboratore di giustizia, è gravemente indiziato del reato di estorsione in danno di imprenditori dell’area mondragonese. La misura cautelare, emessa dal Tribunale di Napoli, è il compendio delle risultanze di una complessa indagine, avviata nell’estate 2007, coordinata dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, dr. Alessandro Milita, e condotta da questo Comando, che ha permesso di accertare il persistere anche dal carcere della condotta criminale del LA TORRE. Peraltro vicende analoghe erano già accadute in passato, allorquando al pregiudicato venne revocato il programma di protezione per aver tentato di portare a compimento, in stato di detenzione, un’estorsione in danno dell’imprenditore Giuseppe Mandara di Mondragone. Con la presente attività investigativa è infatti emerso che, dal 2004 al 2007, il LA TORRE ha inviato all’esterno della casa di reclusione messaggi, sovente anche con biglietti manoscritti, che veicolava attraverso stretti congiunti ed affiliati, nei confronti di imprenditori e commercianti dell’area mondragonese, a cui chiedeva, minacciandoli di morte o prospettando la promessa di non rendere dichiarazioni accusatorie a loro carico, ingenti somme di danaro - quantificate in diverse decine di migliaia di euro con cadenza mensile o in prossimità del Natale, della Pasqua e del Ferragosto - nonché autovetture, computers, gioielli, capi di abbigliamento, finanche il pagamento delle spese legali. Dall’attività investigativa sono emersi anche tutta una serie di elementi inquietanti posti in essere dall’arrestato. Innanzitutto la volontà di Augusto LA TORRE di riprendere il comando del clan mondragonese, fatto questo esplicitamente prospettato ai congiunti ed ai suoi più stretti collaboratori, sia verbalmente che in alcuni biglietti. L’intendimento del pregiudicato era quello di inscenare un finto attentato nei confronti della madre, Paolina GRAVANO, 77enne, di fatto reggente del sodalizio, al fine di porla in disparte e far assumere la reggenza a Pietro SCUTTINI LA TORRE, affiliato e uomo di fiducia di Augusto. Vi è poi la regia del LA TORRE nell’organizzare un attentato nei confronti del Dr. Raffale CANTONE, già Sostituto Procuratore della Repubblica presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, che, con le indagini da lui coordinate, riuscì a disarticolare proprio il clan dei “chiuovi”. In tale criminale progetto, che era già stato avviato con il pedinamento del Magistrato e di alcuni suoi familiari, Augusto intendeva avvalersi della collaborazione di Carmine DI GIROLAMO, già elemento di vertice della “N.C.O.” di Raffaele Cutolo, poi avvicinatosi al clan dei “Casalesi”. Ed ancora Augusto tenta, con l’aiuto dei familiari di un codetenuto, di portare in Italia dall’Olanda un ingente quantitativo di Kalashnikov. Da evidenziare l’importante apporto fornito, nel riscontrare i già rilevanti elementi raccolti dalla polizia giudiziaria, da alcuni collaboratori di giustizia e da soggetti detenuti con Augusto e che quest’ultimo aveva tentato di coinvolgere nelle vicende criminali sopra descritte. Il LA TORRE permane ristretto presso la Casa di Reclusione di Ferrara. (14 maggio 2008-19:00)

 
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